Carlo Alberto Ribaudo, l’anima e il cuore dell’Olimpia Stadio: “Credo nel salto di qualità”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 9 Agosto 2013Cuore e polmoni, grinta e incoscienza; il gusto per la militanza, l’attaccamento ai colori, un pizzico di autoironia che non guasta mai: Carlo Alberto Ribaudo è la bandiera dell’Olimpia Stadio, nonostante la carta d’identità segni solo 22 anni. Pur così giovane, Ribaudo è uno dei simboli della formazione cittadina: chiunque, nel rione stadiense, ne tesse le lodi.
Nato e cresciuto coi colori gialloneri cuciti addosso, Ribaudo è una delle colonne dell’Olimpia Stadio. Da quand’è piccolo gioca difensore. Il suo ruolo è lo stopper: per il campo corre, si danna l’anima, contrasta, vanga e rivanga, alza la diga, detta i tempi della retroguardia.
Ruvido di pasta buona, Ribaudo non è tipo che le manda a dire. Il suo stile di gioco, sembra la traduzione più letterale del difensore rocchiano vecchia scuola: gambe o pallone. Marcatura a uomo, anche quando l’attaccante si lega le scarpe. Non c’è scampo, come non potrebbe essere altrimenti nel rude calcio della Terza Categoria, dove tutto è un po’ prosa e un po’ poesia, un po’ mito e un po’ barzelletta, seguendo le traiettorie impazzite del pallone.
Fuori dal campo però, Carlo Alberto Ribaudo è l’emblema dell’antipersonaggio, l’ironia che si fa persona e corrobora lo spirito. Verbo fluente, l’animo burlone, il gusto di non prendersi mai troppo sul serio. Un dilettante allo stato puro, nel senso più stretto dell’origine latina della parola, “delectans”, colui che si diverte.
Quest’anno però, all’Olimpia c’è voglia di osare qualcosa in più. E Ribaudo di certo non vuol tirarsi indietro:
“Vogliamo migliorare il piazzamento della scorsa stagione, il nostro obiettivo è quello e tutti dovremo essere uniti per raggiungerlo”.
Dove servirà migliorare, apportare qualche correzione?
“Dobbiamo chiudere prima le partite, e essere tutti concentrati sull’obiettivo. In partita dobbiamo fare un salto di qualità a livello mentale”.
Come giudichi la rosa che è stata costruita per il prossimo campionato?
“Non la conosco in toto, specialmente i nuovi. Però la riconferma di gran parte del gruppo della scors stagione è già un ottimo punto di partenza: ho grande fiducia”.
Qual è il vostro punto di forza?
“La coesione del gruppo, in tutti i sensi”.
Impressione sull’allenatore?
“Ottima, è molto preparato, ci fa lavorare sodo, ma ci divertiamo anche. Sa stare nel gruppo, è uno di noi”.
Chi potrà fare la differenza?
“Capitan Tessarini e bomber Lorenzini: punto su di loro”.
Concludiamo, Carlo. Andiamo sul personale: perchè hai scelto di rimanere all’Olimpia?
“Perchè ho giocato qui da quand’ero piccolo, mi hanno sempre trattato benissimo e qui sto veramente bene. Non ho motivo di andarmene, anzi spero di contribuire al salto di qualità dell’intera società, ce lo meritiamo”.