Casaleone brinda al ritorno in Prima. Il tecnico Sacchetto: “E’ come aver vinto due volte il campionato”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 20 Giugno 2014Il ruggito dei Leoni. Finalmente è arrivato, dopo anni di patimenti. Il Casaleone Calcio è tornato a sorridere. Quest’anno, ha posto la prima pietra della propria ricostruzione. L’intento di tornare ai fasti d’un tempo c’è tutto: l’ambiente è tornato a respirare ambizione. Dopo un solo anno di purgatorio, la truppa di Sacchetto ha riconquistato quella Prima Categoria persa solo dodici mesi fa. Per centrare il bersaglio grosso i gialloblù hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie: vincitori virtuali del torneo, si sono visti spodestare dal trono per una penalizzazione. La via per la gloria avrebbe dovuto passare dagli spareggi. Il rammarico, però, se n’è andato ben presto. Ai play-off il Casaleone l’ha fatta da padrone: ha infilzato Napoleonica e Parona con disarmante autorevolezza, salendo meritatamente in carrozza verso la categoria superiore. Una gioia incredibile, che ripaga il lavoro e il sacrificio di una delle società più gloriose del panorama dilettantistico.
“E’ come aver vinto il campionato due volte – sorride il tecnico Stefano Sacchetto – devo fare i complimenti ai ragazzi per il modo con cui hanno affrontato l’appendice del campionato. E’ stata dura: lo dimostra il fatto che nel nostro girone siano state promosse in due, il Venera capolista e il Castelbaldo per la vittoria in Coppa. Il girone era davvero tosto”.
Un Casaleone che guarda al domani, quello plasmato da Sacchetto.
“Tutti leggono i nomi di Tenzon e compagnia e pensano che il Casaleone abbia vinto per i vecchietti – spiega Sacchetto – ma non è così: ben dieci giocatori della rosa hanno vent’anni o meno e questo è un chiaro segno di quale sia la politica della società”.
Sacchetto, appena terminato il campionato, ha già ottenuto il secondo mandato: resterà alla conduzione tecnica della squadra anche nella prossima stagione.
“Ho già trovato l’accordo – conclude Sacchetto – resterò e sto già lavorando con la dirigenza per inserire quei due o tre elementi che servono per rendere competitiva la rosa in Prima. Ma anche già così potremmo dire la nostra: la squadra è davvero valida”.
Riccardo Perandini