Casaleone da grandi numeri. L’esperto Tenzon: “Ambiente eccezionale, prendiamoci la Prima”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 7 Marzo 2014Forse è vero che alla lunga i valori vengono fuori. C’è chi, tra le piccole sognatrici, è riuscito a portare a termine il proprio miracolo calcistico. Non sempre però funziona. Ci aveva provato il Venera a far la voce grossa. Ha raccolto consensi, qualcuno, a ragione, ha pensato che potesse farcela davvero. Il primato, però, è roba per chi l’upper class la conosce. La classe vera la si conquista con il tempo, con la storia e l’esperienza. Il Venera ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, ha messo il frac pure lei, ma non è bastato.
Non è bastato perchè il Casaleone da grandi numeri andato di scena quest’anno ha saputo tarpare le ali a chiunque. Lo scettro è suo, non si discute. Le ultime battute di campionato l’hanno detto chiaramente. Ci proverà la Napoleonica a metter i bastoni tra le ruote, ma, s’è visto, è un’impresa concessa davvero a pochi, quest’anno. Perchè il Casaleone ha una marcia in più, ha l’orgoglio della nobile decaduta da difendere. Ha, per farla breve, tutte le carte in regola per vincere.
“Sono sincero – commenta l’esperto Alberto Tenzon – ho giocato dalla C alla Seconda Categoria, ed un ambiente come Casaleone non l’ho mai trovato. Non ci fanno mai mancare niente, la società vive con noi la settimana e si è formato un gruppo incredibile, che sta assieme anche fuori dal campo. E’ questo, il motivo per cui siamo riusciti a far uscire sul campo tutto il valore di questo gruppo”.
Per la svolta, decisiva la partita vinta con il Venera?
“Sì, ma anche l’insieme di vittorie messe assieme. Vincere non è mai facile: chi ci riesce ha una marcia in più. E noi in questo momento stiamo dimostrando di averla”.
Dov’è riposta questa marcia in più del Casaleone?
“Compattezza, qualità tecnica dei singoli e un gran lavoro di mister Sacchetto, che merita veramente un plauso per quello che ha creato con noi”.
Ora c’è la Napoleonica.
“La rispettiamo ma non ci spaventa. E’ un’ottima squadra, ma la capolista siamo noi. Non dobbiamo mollare nulla: vincere un campionato è una soddisfazione che resta tutta la vita, continuo a ripeterlo ai giovani”.
Concludiamo, Alberto. Fosse promozione, giocherai ancora?
“Ne riparliamo a fine campionato”.