Sarà un campionato da paura. Con una grande regina. Tutto è nelle mani del Cerea, l´unica a poter contrastare un dominio vicentino che appare scritto nella pietra. Il potentissimo Real Vicenza, prodotto della fusione fra Cavazzale e Leodari Sole, sulla carta non ha rivali se non qualche suo cugino. Sarego in primis. Chi li ha visti ammette che «quelli fanno paura», anche se alla fine conta il calcio giocato di dieci mesi e non quello parlato di un´estate. Certo è che Vicenza ha fatto le cose in grande, strappando a Verona anche molti dei migliori giocatori dello scorso campionato: da Lonzar a De Battisti, da Gasparato a Marchiella. Le promozioni di Legnago e CastelnuovoSandrà hanno svuotato l´Eccellenza di candidate serie all´Interregionale, Piccolo Toro a parte. Da una parte è meglio così, dura però alimentare quella striscia di quattro primi posti consecutivi cominciata nel 2007 dal Domegliara e proseguita da Somma, Villafranca e Legnago. Il Cerea si è attrezzato bene. Gli arrivi di Tosato, Segala, Guccione, Soave, Barnaba, Angelico danno qualità. Moretto segnerà ancora tanti gol, agli altri dovrà pensarci Ciccio Randazzo, a Verona per la prima volta nel Legnago ancora comandato da France Salvatore, accompagnato dalla fama di bomber che ai tempi della Primavera della Fiorentina gli valse qualche allenamento con Rui Costa e Batistuta. Alle spalle del Cerea ci sarebbe il Somma, che l´Eccellenza la vinse quando proprio favorito non era lasciandosi alle spalle una corazzata come l´Albignasego che tanto assomigliava al Real Vicenza di oggi. Cinque squadre, quattro allenatori debuttanti in Eccellenza: Boron a Cerea, Brentegani al Rivoli, Soave al Team, Gianelli all´Ambrosiana. In bocca al lupo.