Clamoroso: Sona ai play-off, spareggio Concordia-San Zeno
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 6 Maggio 2013Clamoroso nel girone A di Prima Categoria. Il classico finale a sorpresa è giunto puntuale. A farne le spese, è il Sona Mazza, a lungo capolista: costa un campionato intero la sconfitta di Cadidavid, agli uomini di Sorio. La scoppola patita punisce severamente il Sona, estromesso al fotofinish dalla lotta per il gradino più alto del podio. A spareggiare per il primato infatti, saranno San Zeno e Concordia, inarrestabili inseguitrici, sornione da mesi e mesi.
Un finale amaro, amarissimo, per la truppa rossoblù. Stando alle parole dello stesso Sorio però, guai a puntare il dito. Il dispiacere c’è, ma non può cancellare un campionato straordinario. E’ doveroso sottolinare quanto Valbusa e compagni abbiano costruito in una stagione vissuta al di là di ogni più rosea aspettativa. A Sona c’è un futuro garantito: lo testimoniano l’età giovanissima degli interpreti, l’impianto di gioco, la facilità di palleggio. E attenzione: nessuno chiude prematuramente le porte dei play-off al Sona: sognare è ancora possibile.
Discorso diverso invece, meritano San Zeno e Concordia. Due corazzate, se vogliamo, partite con obiettivi diametralmente opposti. Ambizioso da subito è stato il San Zeno di Serfilippi. La restaurazione sanzenate voluta dal presidente Casale infatti, non poteva non far rima con ambizione. L’intento è stato chiaro da subito: minimo i play-off. E’ arrivato il primo posto, e l’esperienza della rosa, in gare come queste, può senz’altro fare la differenza.
Di ambizione al Concordia, invece, s’è cominciato a parlare da qualche mese. L’obiettivo dichiarato in estate, era tutt’altro che rivolto alle piazze nobili della classifica. Dalla salvezza tranquilla, in pochi mesi, si è passati a cavalcare l’onda di un sogno. Il Concordia di oggi può entrare nella storia: lo sa bene il presidente Giavoni, ne è consapevole il tecnico Menegotti, così come tutti i ragazzi del sodalizio borgo-milanese. Il punto di forza, è la qualità del gioco e il tasso tecnico dei singoli: Cherobin sulla corsia mancina, i fratelli Masetti in mezzo, un trio d’attacco Del Mela-Gambadoro-Otoo che promette scintille. Sono nomi che pesano, gente che da sola può fare la differenza.
Le premesse per un finale rovente ci sono tutte: s’alzi il sipario, e che vinca il migliore.