Concordia, la salvezza è un traguardo alla portata. Il presidente Giavoni: “Nel girone di ritorno ci serve il miracolo”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 7 Gennaio 2014Il sogno e il brusco risveglio. Il precipizio di un incubo e la risalita verso la normalità. Da qualunque parte lo si guardi, l’approccio con la Promozione del Concordia, storico momento per la formazione borgomilanese, è un duro confronto con un’altalena che sale e che scende.
Un’altalena di emozioni che ha portato gli uomini di Menegotti dalla boria del successo inaspettato di maggio al brusco risveglio delle prime tre giornate, concluse con tre sconfitte. Un piccolo incubo, che ha offuscato un po’ la vista degli artefici del progetto biancoviola. Un colpo duro da digerire, per chi attendeva la ferita della ‘saetta previsa’, come scriveva Dante, ma non uno squarcio così profondo.
Poi, pian piano, il tempo ha fatto il suo corso. Sono arrivati l’adattamento alla categoria, i primi risultati, i primi punticini utili a smuovere la classifica. Fondamentali, invece, sono stati i successi con Oppeano e Caldiero, le due battistrada. Sei punti che hanno rinvigorito Trevisani e compagni, convincendoli che, forse, anche quest’anno un piccolo sogno è possibile.
“La partenza è stata durissima – commenta il presidente Marco Giavoni – le tre sconfitte iniziali mi hanno fatto presagire ad un campionato da cenerentola. Poi invece è arrivata la svolta, devo fare un plauso ai ragazzi”.
Parla di svolta, presidente. Dove e quando c’è stata?
“Per me sono state importantissime le vittorie contro Oppeano e Caldiero. Hanno una rosa che non centra nulla con la Promozione, sono nettamente superiori a noi anche a livello di struttura societaria e invece siamo riusciti ad avere la meglio. Quella, a mio avviso, è stata la molla che ci ha fatti ripartire”.
Come giudica questo campionato di Promozione?
“Combattutissimo e ora sempre più duro dopo il mercato di gennaio. Tutte le altre squadre si sono rinforzate, anche con ex professionisti. Sarà un ritorno intensissimo”.
Nel complesso, è soddisfatto del suo Concordia?
“Sì, ad agosto se mi avessero detto che a fine andata avremmo avuto i punti che abbiamo oggi avrei firmato ad occhi chiusi. Invece, se penso a tutte le partite giocate, posso dire serenamente che ci manca addirittura qualche punto. Senza presunzione, ovviamente, ma abbiamo sbagliato quattro rigori. Sono errori che pesano, e che spero non ci condannino alla chiusura dei giochi”.
Caldiero, primato legittimo?
“Assolutamente sì”.
Chi può insidiarlo?
“Benaco, Oppeano, Belfiorese su tutte. Ma anche le altre tre che sono lì davanti. Per me ci sono due campionati: uno per la vetta, l’altro per la salvezza. Noi giocheremo nel secondo logicamente”.
Chi pratica il miglior calcio?
“Dico la Belfiorese, mi ha impressionato”.
Concludiamo, presidente. I numeri dicono che un altro miracolo è possibile. Crederci è lecito?
“Sì, ma serve un miracolo. Mi affido a Menegotti e ai ragazzi, loro sono gli artefici di questo Concordia, credo in loro. Sarà durissima, ma non ci tireremo indietro. Con la speranza di ritrovarci a fine anno di nuovo felici, come nella stagione scorsa”.