Concordia, l’obiettivo è marmo grezzo da scolpire. Il tecnico Chieppe: “Prime tre partite fondamentali”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 23 Dicembre 2015Marmo grezzo da scolpire: questo è, ad oggi, l’obiettivo del Concordia Verona. Una possibilità, più che una meta. Un processo, più che un’altezza definita in quota. Un onere ed un onore, per riassumerla in breve. Si badi: va portata la croce per le cornici della classifica, ma il carico, più si sale, si alleggerisce, diventa più lieve. Chieppe in cuor suo lo sa: le ali per volare ci sono.
Eppure aspetta a spiegarle, nicchia, evita di gettare lo sguardo troppo lontano. Anzi, sentenzia: “Prime tre gare fondamentali. Giochiamo contro tre concorrenti per la salvezza. Se vinciamo andiamo a disputare un campionato diverso, altrimenti rimarremo sempre sospesi. Ma occhio: Quaderni, Casteldazzano e Atletico hanno fame di punti. Sono le avversarie peggiori ad inizio girone”.
La sindrome di Icaro è ben lontana: Chieppe e Buttura, direttore sportivo, garantiscono. Nessuno lascia trapelare parole fuori posto: valutazioni allegre, chiamiamole così, non se ne sentono. Ecco perchè.
“Bisogna ricordare – continua Chieppe – che il Concordia è composto da cinque giocatori retrocessi dall’Avesa, un allenatore, il sottoscritto, esonerato, e diversi giocatori rimasti dalla retrocessione dalla Promozione. Il primo obiettivo sono i 40 punti. Su questo non mi schiodo: prima li raggiungiamo, meglio è. Ripeto: le prime tre partite sono lo spartiacque per noi”.
Chieppe, poi, allenta un po’ la cravatta del buonsenso. Scende più nel dettaglio, sorride, si mostra compiaciuto del lavoro svolto finora. Il suo Concordia piace, lo rende orgoglioso. Partiva augurandosi: “Voglio un Concordia intelligente”, visto sul campo, l’ha forgiato come voleva. Anche se manca qualcosa.
“Sappiamo interpretare i momenti della partita – conclude – siamo belli da vedere, giochiamo a calcio come piace a me, ma concretizziamo troppo poco per quello che creiamo. Ci specchiamo senza incidere come dovremmo. La nostra pecca è quella. Nel 2016 vorrei un Concordia sì bello, ma concreto, meno narcisista. E’ questo il messaggio che lancio a tutto l’ambiente”.