Corazza stende il Caldiero, colpo di scena al debutto. L’attaccante: “Vittoria meritata”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 9 Settembre 2013Il San Martino che non t’aspetti. Quadrato, sbarazzino, corsaro. Pure sprecone, statistiche alla mano. Il Caldiero alza bandiera bianca. Il “Comunale” cade, in silenzio, sotto i colpi dei ragazzi di Scardoni. E’ la sorpresona della prima giornata: nessuno poteva immaginare un inizio simile.
Troppo forte l’undici di Possente sulla carta. Nomi di grido, in ogni zolla di campo. La Coppa ha regalato risultati e prestazioni importanti, segno che il progetto è iniziato nella maniera giusta.
Il campionato però è un’altra cosa. Il copione si stravolge. Dopo il triplice fischio esce un verdetto imprevisto: due a zero per il San Martino. Mattatore della giornata è Santhos Corazza, autentico uomo in più dei nerazzurri.
In campo è ovunque, tocca la palla come pochi, si adopera per i compagni, attacca gli spazi, inventa traiettorie impossibili. E segna. Il vantaggio è opera sua. Il Caldiero si rialza e trova il rigore. Peroni sbaglia, il San Martino ringrazia il cielo e colpisce ancora. E’ l’89’: Tarullo trova il bis. Partita chiusa: il San Martino si prende gli onori della cronaca, il Caldiero fa mea culpa, preparandosi ad un anno tutt’altro che in discesa.
“Una vittoria meritata- commenta Corazza – siamo scesi in campo con la cattiveria giusta, e il risultato ci ha dato ragione. Abbiamo anche sbagliato qualche goal di troppo, a dire il vero. Un esordio ottimo per noi, devo dire”.
E’ il risultato più eclatante della prima giornata. Cos’è mancato al Caldiero?
“A loro è mancata la fame a mio avviso, noi per fortuna siamo scesi in campo da sfavorita, quindi senza niente da perdere, e penso sia questo il motivo che ci ha permesso di giocare con serenità, nonostante l’avversario fosse sulla carta nettamente più forte”.
A San Martino ha preso il via il nuovo corso con Scardoni in panca e tante novità in rosa. Come procede col nuovo tecnico?
“Con Scardoni ci troviamo bene, abbiamo avuto qualche problema iniziale riguardante il modulo, ma parlandone tutti insieme ne siamo usciti trovando una buona quadratura e un discreto ordine tattico. Penso sia la persona giusta per allenare una squadra così giovane”.
Dopo un mese di lavoro, qual è il punto di forza di questo San Martino dei giovani?
“Il gruppo, siamo davvero molto uniti, dentro e fuori dal campo”.
Il difetto da limare?
“Il cinismo sotto porta, io in primis. Ieri abbiamo creato un sacco di palle goal, dovevamo chiudere prima la partita”.
Concludiamo, Santhos. Qual è, risultato di ieri a parte, l’obiettivo stagionale del San Martino?
“La salvezza, questo risultato ci dà grande motivazione. Possiamo farcela, speriamo di continuare così”.