Coriano, anno difficile. Lo stopper Mosele: “Serve più professionalità”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 21 Febbraio 2014Corsa tra intoppi e asperità. Sfortuna, jella nera, qualche colpa di troppo: è una stagione difficile, per il Coriano Calcio. Partita sotto ben altri auspici, con una rosa ampissima infarcita di nomi di tutto rispetto, sta, suo malgrado, scoprendo sulla propria pelle l’imponderabile che anima il pallone di casa nostra. Nessuno si aspettava un avvio così difficoltoso, per gli uomini di Leonardo Sarti.
Sì, perchè i mezzi, a ben vedere, ci sono tutti. Così come la struttura societaria, sempre al servizio della causa, e l’ossatura di una rosa che ormai ha imparato a conoscersi. I cambi, che ci sono stati in fase di mercato estivo, avrebbero dovuto contribuire a quel salto di qualità che, almeno ad oggi, non c’è stato. Ma non è detta l’ultima parola. Ne è convinto il roccioso difensore dei granata, Nicolò Mosele, nato e cresciuto nelle giovanili della Sambonifacese, proseguite poi poco distante, col rossonero dei cugini di Prova di San Bonifacio.
“Quest’anno facciamo fatica a far punti – commenta Mosele – viviamo il calcio come si sta in famiglia, senza dissapori, nonostante il magro raccolto. Però non basta: serve più professionalità. Dovremmo avere tutti più umiltà e più spirito di sacrificio, siamo partiti pieni di entusiasmo e a volte ci siamo trovati davvero in pochi ad allenarci. Così non va”.
Qual è il male di questo Coriano?
“Siamo poco smaliziati, abbiamo concesso un sacco di rigori e preso un sacco di squalifiche, inoltre ci è andata storta tante volte. L’anno scorso non eravamo fenomeni: ci girava semplicemente meglio in tante circostanze che quest’anno ci sono sfavorevoli”.
Il motivo per sperare ancora?
“Abbiamo pareggiato con la quarta in classifica, il gruppo va d’accordo e le qualità tecniche ci sono tutte. Noi non ci arrendiamo: questo è il nostro spirito. Vedrete che con un risultato positivo sapremo riprenderci alla grande”.