Crazy, capitan Longo elogia il gruppo e allontana le critiche: “Non abbiamo mollato nulla, penalizzati da troppi infortuni”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 7 Maggio 2014Maledetta malasorte. Il Crazy Colombo si lecca le ferite ma gonfia il petto. Il dispiacere tra le fila biancazzurre c’è eccome, e non potrebbe essere altrimenti. Ma il Crazy, a ben vedere, non ha praticamente nulla di cui rimproverarsi. Colpe relative al calo d’aprile non ce ne sono: il tecnico Urbano può solo maledire la malasorte che, in serie, lo ha privato nel giro di pochi giorni di cinque, sei, a volte addirittura sette titolari in blocco per infortuni e defezioni varie.
Con la rosa ridotta all’osso, il Crazy ci ha messo il cuore, ma non è bastato. L’amarezza però, non cancella la limpida consapevolezza d’aver disputato un campionato sopra le righe. Partita a fari spenti, la truppa dei giullari sanzenati ha saputo mettere insieme ben undici risultati utili consecutivi, un filotto mai raggiunto in categoria. A suo modo, il Crazy ha fatto la storia. La sua: dopo un campionato del genere, s’è riscoperto se non grande, quanto meno maturo. Ha avuto per mesi e mesi la miglior difesa, mostrando un gioco arioso che tante volte ha prodotto i frutti sperati. Segno che l’approdo in categoria dei tanti giovani del vivaio è ormai digerito da tempo. Va detto chiaramente: non fosse stato per una serie di infortuni incredibile, il Colombo sarebbe volato alto, altissimo.
“E’ vero – commenta dispiaciuto capitan Umberto Longo – ad un certo punto del campionato era legittimo sperare di raggiungere i play-off. Giocavamo bene e ad ogni gara raccoglievamo punti. I risultati di tanto lavoro si sono visti, peccato per il finale”.
Il merito di questa metamorfosi che vi ha portato dalla lotta per non retrocedere alla zona play-off?
“La bontà umana del gruppo: non c’è mai stato uno screzio, tutti partecipavano agli allenamenti con interesse e in questi dieci mesi ci siamo divertiti nel modo giusto. Poi il gioco pensato da Urbano effettivamente si è dimostrato adatto alle nostre caratteristiche: difendendo bene non prendevamo goal e nelle ripartenze, sfruttando la velocità degli esterni e delle punte, abbiamo saputo far male a tutti. E’ stato davvero un bell’anno”.
Il rammarico?
“Forse, al di là degli infortuni, che non sono colpa nostra, abbiamo buttato al vento qualche punto in partite che avremmo dovuto vincere, ma succede. Non avessimo perso più di mezza squadra per infortuni nel finale non so ora di cosa staremmo parlando. Pazienza, ma tutto il Crazy farà tesoro di questa grande annata”.