Croz in Prima Categoria: è un appuntamento con la storia. Il presidente Gaspari: “Daremo il massimo, tutti insieme”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 23 Luglio 2014Un appuntamento con la storia. L’ingresso in Prima Categoria alla Croz Zai lo vivono così. Lo attendono con entusiasmo, curiosità, ambizione, un pizzico di spavalderia che non guasta mai. L’ambiente freme, e non potrebbe essere altrimenti. La semplicità del raduno, organizzato ieri presso gli impianti sportivi, è lo specchio di una società che, ogni volta che si ritrova, pare si prepari ad una rimpatriata di famiglia. C’è un’aria distesa, frizzante. Negli occhi dei giocatori brilla ancora il legittimo intento di godersi il dolce far niente. Difficile sia altrimenti, con il solleone agostano pronto ad arrivare.
Di riprendere il filo però, ne han tutti una gran voglia. Perchè alla Croz società, staff e rosa sono un tutt’uno e il campionato vinto lo scorso anno lo ha mostrato all’intera Verona. La piccola Croz ha imparato a volare, ha fatto la voce grossa dopo anni di patimenti, scrollandosi di dosso l’etichetta di quella squadra un po’ così, chiamiamola materasso, che faticava nei bassifondi della Terza Categoria solo poche stagioni fa.
Han deciso di far le cose per bene, di creare una società solida, sempre presente, appassionata, di formare un gruppo di amici prima e di compagni di squadra poi. Coi giusti ritocchi e la mano di Meneghetti, infine, il mosaico s’è completato. Da cenerentola la Croz è diventata regina, e ora guarda dritti tutti negli occhi, senza timori reverenziali. Tutti, pure in Prima Categoria.
“E’ bello ritrovarsi qui per preparare la prima storica volta in Prima Categoria – esordisce il diesse Luca Marchesan – sappiamo bene il motivo perchè ci siamo arrivati: qui contano il gruppo e la voglia di divertirsi, di sentirsi a casa, di star bene l’uno con l’altro in campo e fuori. Come sapete ci sarà il momento per lavorare sodo e quello per scherzare come piace a noi. Riprendiamo senza cambiare nulla: sarebbe già un buon punto di partenza”.
Conciso è il presidente Gaspari, accorso di persona a salutare la squadra.
“Siamo all’alba di un campionato storico per la nostra società – spiega Gaspari – sarà importante dare il massimo tutti insieme, come abbiamo sempre fatto. Lo sapete, la società sarà sempre presente. Manteniamo intatto quanto creato lo scorso anno, e in bocca al lupo a tutti voi”.
Sul rispetto dell’avversario e l’obbligo di onorare la maglia invece, si sofferma il diggì Tarcisio Spada.
“Voglio una squadra che si diverta e che sappia giocare bene al calcio rispettando gli avversari. Si gioca coi piedi e con la testa: lo sapete come la penso. Non voglio confusoni senza motivo in mezzo al campo, nè voglio entrare negli spogliatoi come ho fatto una sola volta lo scorso anno. So che la squadra è buona: giochiamocela alla pari con tutti, poi vedremo come andrà a finire”.
Infine, non vuole dilungarsi più di tanto l’allenatore Matteo Meneghetti, dedito, com’è nel suo stile, più agli affari di campo che ai proclami.
“Queste sono le serate della società – conclude Meneghetti – perciò sarò brevissimo. Le linee guida sono già state tracciate dalla dirigenza e non le ripeterò. Rivolgo un grazie enorme a chi ci segue sempre e continuerà a farlo, mentre saluto il nuovo ingresso nello staff Daniele Pavan, nostro ex giocatore che ora ha smesso per cominciare una nuova vita in panchina, e tutti coloro i quali si adoperano per il bene della società. Ci vediamo l’11 agosto, buone ferie a tutti”.