Dossobuono inarrestabile. Il diesse Valle: “Conta l’anno di esperienza in più”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 10 Ottobre 2013Inarrestabile. Non c’è un aggettivo migliore, nel vocabolario della lingua italiana, per definire, in un’istantanea, il momento dell’Olimpica Dossobuono di Giuseppe Bozzini. La rabbia per le due promozioni mancate d’un soffio gli anni scorsi ancora si legge sui volti dei componenti della compagine giallorossa. E’ una rabbia assennata però, che porta consiglio. Figlia di chi ha saputo fare tesoro dei propri errori. Autentica energia positiva, in tutti i sensi.
Numeri alla mano non sembrano esserci rivali, nel girone B, per il primato. L’Olimpica, già forte di un impianto di squadra apprezzato con unanimi consensi da tutti gli addetti ai lavori, sta compiendo il definitivo salto di qualità. Dal punto di vista della convinzione come da quello della concretezza, vero tallone d’Achille dell’undici di Bozzini nei campionati passati.
Bella ma effimera: l’etichetta che ogni anno s’appiccicava addosso a Zambelli e compagni non c’è più. Le sensazioni, anche se manca moltissimo alla fine, sono più che incoraggianti.
“Siamo partiti benissimo – commenta il diesse Simone Valle – meglio di così non potevamo partire. Il nostro obiettivo è dichiarato: vogliamo vincere il campionato. Quest’anno ci dobbiamo riuscire”.
Un’Olimpica Dossobuono senza limiti, in quest’avvio di stagione. L’arma in più?
“L’anno in più d’esperienza, siamo più maturi in tante piccole cose. La differenza si vede eccome”.
Il giocatore più in forma?
“Ce ne sono tanti che stanno facendo benissimo. Dovessi sceglierne uno, dico Lorenzo Donella: in questa fase di stagione è imprendibile. Sta giocando con ritmi e colpi d’altre categorie, siamo contentissimi”.
La sorpresa?
“Meneghini, sta facendo benissimo, merita la maglia da titolare”.
Cosa c’è di diverso, rispetto all’Olimpica allestita gli scorsi anni?
“La rosa è stata ridotta, per evitare gli attriti tra alcuni giocatori e l’allenatore verificatisi gli scorsi anni. Da un lato sono fisiologici, perchè undici sono i giocatori che possono essere schierati. Però è meglio che non ci siano, e quest’anno il gruppo è veramente ottimo”.
Sembrava Bozzini dovesse lasciare, invece è rimasto al timone. Un rapporto che prosegue con grande serenità.
“Esatto, c’è piena sintonia in tutto e per tutto. Abbiamo puntato su di lui e siamo convintissimi”.
Uno sguardo al movimento sportivo. Il settore giovanile viaggia a gonfie vele. Qual è la ricetta del vostro lavoro coi giovani?
“Il dialogo con le società vicine, ricordo che abbiamo colossi come Villafranca, l’Alba e il Team Santa Lucia a pochi chilometri, e la scelta di puntare su allenatori molto preparati. Sugli allenatori l’Olimpica investe molto, ed è per questo che tanti giocatori giovani rimangono o vogliono venire qui. In giovane età è importantissimo avere delle figure di riferimento in panchina, e noi li abbiamo. Tutte le squadre giocano un gran bel calcio, viene privilegiata la tecnica e i risultati sono più che confortanti”.
Concludiamo: chiedere l’obiettivo del Dossobuono è domanda troppo scontata. Dunque, diamo uno sguardo al campionato. L’avversaria più temuta?
“Tutte avranno qualcosa da togliere al Dossobuono, però dico la Juventina Valpantena, che incontreremo domenica. E poi credo che, alla lunga, anche il Montorio si risolleverà”.