Due chiacchiere con Matteo Fattori: “La Promozione? Il livello è in calo. Il mio futuro? Sono in attesa, il mercato è appena cominciato”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 5 Maggio 2015Ha il volto disteso, Matteo Fattori. Il riposo giova a tutti, anche a chi, magari, dal campo non uscirebbe mai. Il ricordo del divorzio con la Provese è lontano: acqua passata non macina più. Parlarne ancora non serve. Non è lontana, per nulla, invece, la sensazione d’aver trascorso, comunque sia finita, quasi un biennio ricco di soddisfazioni, di frutti copiosi raccolti dopo un percorso di crescita che, alla lunga, s’è dimostrato ben ponderato, positivo, concreto. Per non parlare di rapporti umani che, al di là dei recinti di gioco, rimarranno ben saldi. Ammetterà, Fattori, d’aver ben poco da rimproverarsi. Non per presunzione, certo; più per un’introspezione che, posti i suoi risultati alla luce, mostra il candore di chi ha sempre provato a credere, praticandole, nelle proprie idee.
“Il riposo fa bene, ma ho voglia di tornare in pista – ammette – mi piace stare sul campo, c’è poco da fare. Il mio futuro? Al momento solo chiacchiere. Sono in attesa di qualche chiamata. Mi auguro di poter lavorare dove c’è un progetto serio, ambizioso, dove si permetta ai giovani di crescere e dove la priorità sia l’intento di voler provare a migliorarsi applicando i concetti di questo sport”.
Nell’ultimo anno, confesserà, ha visto una Promozione dal livello calante, con poca propensione al gioco e tanta, troppa, foga verso il risultato.
“Ho visto tanti palloni lunghi e pochi fraseggi – commenta – questa Promozione non mi è piaciuta granchè. Anni fa era diversa, il livello era più alto. Oggi arrivano ragazzi poco propensi al lavoro o magari poco addestrati alla disciplina nei vivai. Educarli già maggiorenni o quasi, poi, è dura. Il problema maggiore però è rappresentato dalla mentalità del risultato ad ogni costo: tutti cercano di farcela con ogni mezzo, tranne che attraverso il gioco. Si fa poca strada così, a mio avviso”.
Sul passato alla Provese, Fattori non rimugina. Più che le ombre, ricorda le luci.
“E’ una società che porterò nel cuore, l’ho sempre detto – conclude – ho instaurato dei rapporti che dureranno nel tempo. Per carità, avrei voluto continuare fino alla fine: i margini c’erano, anche per arrivare più in alto. Sono state fatte altre scelte e ne prendo atto, non serve discuterne ancora. Porterò un ricordo positivo di tutti, ma soprattutto ricorderò la cavalcata dello scorso anno: pazzesca. Negli anni ho raccolto risultati attraverso il gioco e ne sono profondamente convinto. Anche a Prova penso di aver lasciato qualcosa. Viaggio a testa alta e mi auguro di poter far crescere ancora molti giocatori, il mestiere d’allenatore ce l’ho dentro, lo sento mio come poche cose. Spero di tornare presto in pista”.