FOCUS. Equilibrio palpabile nel calcio post-Covid. Può essere l’anno delle outsider?
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 10 Novembre 2021Verità scritte su sabbia. In un’immagine, le classifiche di oggi potrebbero essere lette così. Senza nemmeno troppa attenzione, direbbe qualche esperto addetto ai lavori. Non a torto: c’è sempre una ragionevolezza di fondo nel sospendere il giudizio quando di mezzo ci sono sentenze novembrine.
Eppure rimane, forte, una sensazione: potrebbe essere l’anno delle outsider. Ogni categoria ne ha una: il Villafranca in Eccellenza oggi bypassa la corazzata Vigasio; in Promozione, dove Oppeano e Albaronco erano date per favorite, Isola Rizza, Atletico Cerea e Castelnuovo recitano ancora da protagoniste; in Prima B resiste il Casteldazzano; in Seconda, dove i pronostici sono sempre affar complesso, i nomi caldi sono più di uno: Avesa, Alpo Lepanto, Gazzolo, Salizzole, Team San Lorenzo, Academy Pescantina. Ovviamente non solo loro.
La variabile incertezza, com’era nelle più logiche previsioni, è ancora una direttrice comune a tutte le categorie: la ripresa post-Covid porta in dote innumerevoli interrogativi. In primis, la tenuta atletica di giocatori fermi da ormai due anni. Tema noto, oggetto anche di argute discussioni. La realtà dei fatti però è evidente: c’è chi ha gestito bene la preparazione, chi può dirsi fortunato d’avere atleti di una certa mentalità e chi (sono molti), patiscono l’aggravante degli infortuni con percentuali d’incidenza rilevanti sul complessivo rendimento della squadra.
Al netto dell’imprevedibilità cronica delle partite, tema su cui non occorre soffermarsi, la capacità di gestione diventa, più di altre annate, una componente di assoluto valore. La messa in discussione degli equilibri tipici dei campionati, determinati da budget, composizione delle rose e curriculum dei giocatori, oggi ripresenta al centro dell’attenzione la cura della settimana, con le sue infinite variabili, tecniche e non.
Sotto la lente d’ingrandimento finirà presto il lavoro di tessitura, perchè tale è, di molti dirigenti e tecnici: la situazione è tale perchè occhio, capacità osservativa, attitudine a rimodulare le proprie proposte sullo stato psicofisico della squadra, divengono fattori di innegabile rilievo. E’ l’anno delle outsider? Presto per dirlo. Sicuramente, a posteriori questa sarà una stagione dove, forse, più di ogni altra, la cura del lavoro degli allenatori sul campo, delle società in tutti gli altri aspetti, scriverà la differenza che racconteranno classifiche e almanacchi. L’augurio è che lo spunto di riflessione non rimanga semplice inchiostro su carta: chi sa riconoscere la mano di un tecnico, capirà presto.