Francesco Gobbetti cala la saracinesca: “San Zeno, è l’anno buono”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 3 Ottobre 2013Non si passa. Francesco Gobbetti cala la saracinesca. La “Busa” quest’anno sarà campo quasi inespugnabile. Lo dimostrano i numeri, lo fanno pensare i nomi presenti nella rosa granata. L’ambizione, e la rabbia per il successo sfumato di rigore lo scorso anno, sono a livelli altissimi. Impossibile nascondersi. La ripartenza è stata felice: primo posto, dieci punti in quattro gare, di meglio non si poteva chiedere.
Il San Zeno gira già a mille, giusto per mettere subito in chiaro chi ha in mano, quest’anno, la parte del solista. Spingersi troppo avanti col pensiero non serve, ma le sensazioni sono ottime. Difesa granitica, centrocampo svelto, mordace, illuminato, attacco dirompente. C’è tutto per puntare in alto.
“Siamo partiti molto bene – commenta Gobbetti, numero uno granata – la squadra è ottima e lo stiamo dimostrando. Siamo completi in tutti i reparti, possiamo far male a chiunque”.
Partenza più che positiva. Dove brilla questo San Zeno?
“Nel palleggio, siamo una squadra tecnica e il mister Guerra pretende che si giochi la palla. Stiamo praticando veramente un bel calcio, è la strada giusta da seguire”.
A proposito di Vasco Guerra, è uno dei nuovi arrivati, anche se al timone della truppa. Come procede col nuovo tecnico?
“Molto bene, perchè s’è calato nel migliore dei modi nella parte. Non è facile venire ad allenare il San Zeno, il gruppo è molto affiatato e un allenatore non può venir qui pensando di inventare tutto. Guerra l’ha capito subito: le nostre certezze sono diventate le sue, ci siamo capiti dopo pochi allenamenti e l’intero gruppo lo segue a dovere”.
Un giocatore da citare?
“Tutti, non faccio un nome solo. Siamo veramente un gran bel gruppo”.
La squadra da battere?
“Devo ancora vederle, però si gioca sempre per i tre punti. Qualsiasi squadra è la squadra da battere, questa deve essere la nostra filosofia”.
Concludiamo, Francesco. L’obiettivo è ripetere la cavalcata dello scorso campionato, cambiando solo il finale: ipotesi possibile?
“Assolutamente sì, dipende da noi, dobbiamo crederci sempre, ogni domenica”.