Goniometro e compasso, il ‘professor’ Dorizza firma la salvezza del Team San Lorenzo: “Quattro vittorie nelle ultime quattro gare. Gioia incredibile”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 7 Maggio 2015Tranquilli, ci pensa il professore. Goniometro in una mano, compasso sul piede destro, quello con cui, da anni, disegna parabole col pallone. C’è la firma di Luca Dorizza, nella salvezza del Team San Lorenzo. Dorizza è un architetto con le bullonate, giocatore dal piede gentile, un ragioniere metodista vecchio stampo: c’è il suo sigillo sulla permanenza in categoria dei suoi. Chiave a doppia mandata, giusto per non avere dubbi.
Per lui, pescantinese doc, è una soddisfazione incredibile. Soprattutto perchè, ad esser sincero, la sua non è stata una stagione esaltante. Del Team due anni fa era diventato pure un cannoniere, con le sue undici reti realizzate. Lui che, di norma, è più ligio ai compiti d’ordine che a cacciarla dentro. Quest’anno invece lo spazio s’è ridotto. L’arrivo di Di Marzo in panchina è coinciso, anche a causa di un infortunio che ha pregiudicato la sua presenza nel girone d’andata, con l’allontanamento dalla maglia da titolare. Luca, però, è rimasto in silenzio. Ha tenuto il compasso sul piede, ben pulito. Non ha mosso zizzanie, ma su questo non c’erano dubbi, amico com’è, da una vita, di praticamente tutti i compagni.
Un atteggiamento che l’ha premiato sul più bello, erigendolo a uomo-salvezza.
“Gioia incredibile per me – spiega – non è stato un anno facile. Gli anni scorsi giocavo sempre, quest’anno meno. Ma con Di Marzo nessun problema: ho sempre accettato le sue decisioni. Certo, la panchina non mi piaceva, ma la risposta l’ho data sul campo quando mi ha chiamato in causa. Sono contentissimo”.
Una risalita che ha dell’incredibile, quella del Team: quattro vittorie nelle ultime quattro giornate. Da urlo è dir poco, e pensare che a Lazise, dopo lo scontro diretto perso a cinque giornate dalla fine, tutto ormai sembrava essere perduto.
“Davvero – conclude – nella storia del Team mai è successo che si vincessero quattro partite di fila. Per salvarci, dopo Lazise, ci volevano quattro vittorie: motivo in più per generare scoramento, date anche le statistiche. Invece ci siamo riusciti, forse anche perchè, e pure questo è un dato storico, il Team non è mai stato uno squadrone ma le partite importanti non le ha mai sbagliate. Sono fiero d’aver contribuito, nel mio piccolo, in questo finale di stagione, alla salvezza della squadra del mio paese. Qui siamo tutti amici, salvarci assieme è bellissimo: la festa durerà a lungo. Godiamocela, ce la siamo meritata”.
Note. Nella foto, un’immagine d’archivio del Team San Lorenzo.