Il Cadidavid promette battaglia per la lotta salvezza. Il diesse Biondani: “Metteremo l’elmetto”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 10 Dicembre 2014Elmetto in testa. Il Cadidavid promette battaglia. Per la salvezza, per orgoglio, per il piacere mai banale di recitare la parte dell’equilibrista fra mille giganti. Cuore, sudore, sorriso sulla bocca: per chi veste il biancazzurro lo spartito è sempre quello. Cambiano le categorie, gli allenatori, i giocatori, ma non lo spirito. Fiero, umile, combattivo. Da provinciale, come direbbero i cronisti dell’upper class. Una rustica e genuina natura di cui il direttore sportivo cadidavese, Adelino Biondani, va particolarmente orgoglioso.
“Qua a Cadidavid si gioca il calcio vero, quello puro – sorride – si corre, si lotta, ci si sacrifica per la passione e per il sentimento che i giocatori provano per la maglia e per lo sport. I soldi che circolano sono pochi e forse è un bene. Non abbiamo i mezzi di tante avversarie, ma il coraggio non ci manca. Vedrete: daremo battaglia fino alla fine per salvarci”.
Avanti coi propri mezzi. A testa bassa, senza indugi. Dal mercato, svela Biondani, non c’è da aspettarsi nessuna novità. Il Cadidavid farà leva sulle proprie forze, quelle scelte ad agosto. Come da una vita a questa parte.
“Abbiamo un gran bel giovane nel mirino – conclude il diesse – ma deve decidersi. Per il resto non ci sono richieste da parte di giocatori che vogliono cambiare aria, nè ulteriori trattative in entrata. Chi vincerà? Il Caldiero. Ma noi guardiamo alla parte di classifica che ci interessa, cercando di dar fastidio a tutte. Dobbiamo maturare nella gestione di alcuni frangenti, ma se il Cadidavid è quello visto finora, ci salviamo alla grande. Abbiamo sbagliato solo tre partite su tredici, ci può stare per una matricola. Io ero e resto fiducioso, senza nessun dubbio”.