Il Caldiero mata la Virtus nella sua tana e scaccia un tabù. Il diesse Brutti: “Partita spettacolare, faccio un plauso alla Virtus per come ha giocato”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Gennaio 2015Il Caldiero mata la Virtus. Nella sua tana, là dove l’anno scorso subì un clamoroso ribaltone al comando della classifica. Là dove, forse, iniziò a sentir scricchiolare quel pur solido castello di certezze che aveva costruito in mesi di lavoro. Alla truppa di Cherobin lo scherzetto non è riuscito per la terza volta. I rossoblù ne avevano confezionato un altro, a sorpresa, a metà settembre. Ma adesso è un’altra storia.
Soprattutto in campo va un altro Caldiero. Un Caldiero spigliato, armonioso, bello ma equilibrato, imprevedibile ma sempre ancorato ad una ferrea, e quanto mai piuzziana, logica di organizzazione all’interno del terreno di gioco. Il Caldiero di oggi è la capolista che gioca da prima della classe: la superiorità si vede ovunque, che sia nel nel calcio espresso o nel cinismo, nei singoli o nella capacità di gestire al meglio ogni situazione. Ha fatto il vuoto dietro di sè e la sensazione, sinceramente parlando, è che quest’anno Vecchione e compagni non cadranno nell’errore narcisistico dello scorso anno.
“Domenica abbiamo raccolto un’altra vittoria importante – commenta il diesse Fabio Brutti – è stata una partita spettacolare. Devo dire, in tutta sincerità, che tanti meriti vanno alla Virtus. Se la sono giocata a viso aperto, alla loro maniera, senza chiudersi e provando sempre ad attaccare. Ne è uscito un incontro bellissimo, dove abbiamo vinto grazie anche alle giocate del nostro tridente che ha fatto veramente la differenza. Per noi è un’altra iniezione di fiducia, che non fa mai male”.
L’incantesimo s’è rotto. Non sembra esserci, a questo punto, un vero anti-Caldiero. La Provese è attardata, la Belfiorese dei giovani è ancora in fase di assestamento e, comunque, non aveva tra gli obiettivi primari la corsa sulla storica rivale del derby della ‘fornasa’, lo Zevio non ha trovato continuità, Alba e Valgatara sono liete sorprese, ma non ancora all’altezza della truppa termale. L’unico anti-Caldiero è il Caldiero stesso. Un mister Hyde che, per dirla con Stevenson, all’ombra di Giunone s’augurano resti sopito fino a maggio.
“Non commetteremo l’errore dello scorso anno – assicura Brutti – il gruppo era ottimo anche allora ma oggi la consapevolezza di non dover ripetere certi errori ci guida. Andremo a trovare stimoli nuovi ogni domenica e nel lavoro settimanale Piuzzi, in questo, è un maestro. Ha carta bianca, lui sa come condurci dove vogliamo”.