Un guerriero dall’animo placido, cordiale come pochi. Sereno, mai banale, sempre misurato nelle valutazioni. Nei suoi occhi, brilla la fotografia della sincerità. Capitan Baldi ci crede ancora: la sua Isola Rizza può stupire, di nuovo, a fari spenti dopo la conclusione del radioso ciclo-Masorgo. Lo zoccolo duro del gruppo, è rimasto in blocco. Ad aggiungersi, c’è il consueto stuolo di giovani promesse, come da anni impone un’oculata politica societaria. Nuovo è anche il mister, Andrea Calzolari. Personaggio posato, bravo a tessere i giusti rapporti umani. Da sempre, è risaputo, lascia di sé un ottimo ricordo. Dovunque è stato, da Belfiore a San Martino, dal Chievo al Real Monteforte. A dispetto dei risultati, vincente è stato l’uomo Calzolari, interessante l’allenatore, che abbina una forte personalità ad una profonda conoscenza del calcio di casa nostra. E i presupposti per ripartire con slancio, a Isola Rizza non mancano di certo, così come spiega lo stesso Riccardo Baldi, capitano dei biancocelesti della bassa:
“Ho ottime sensazioni, qui il gruppo fa la differenza, e quest’anno siamo ripartiti col piede giusto. C’è un clima ideale per concentrarsi sul lavoro in campo, e tra tutti c’è intesa in campo e fuori. E’ la nostra forza, e col tempo cercheremo di migliorare “.
Alla luce del recente ciclo-Masorgo e degli ultimi movimenti di mercato, quale sarà l’obiettivo dell’Isola Rizza? Solo salvezza, o provare a stupire?
“Dobbiamo volare bassi, ogni anno è una storia nuova. L’obiettivo è la salvezza tranquilla, e su questo non ci sono dubbi. Per un gruppo giovanissimo come il nostro non si possono fare previsioni azzardate. Se riuscissimo a centrarla in anticipo però, proveremmo ad arrivare ai play-off: l’anno scorso ci sono sfuggiti per un pelo ”.
Masorgo ad Isola ha fatto faville, ora c’è Calzolari: come procede col nuovo mister?
“Benissimo, è una persona disponibile, molto gentile e che mette tutti a proprio agio. Come allenatore è preparato, si vede da come si pone coi giocatori e dalle proposte di allenamento. Con un gruppo come il nostro penso che potrà nascere una bella intesa, proficua per tutti ”.
Concludiamo: da dove ripartirete, per centrare il vostro obiettivo? Quale sarà il vostro punto di forza?
“Ripartiamo dalla voglia di stare insieme e dall’impegno che non deve mai mancare. Queste sono le basi, poi il nostro punto di forza saranno i giovani. E’ il loro anno, alcuni devono confermarsi, altri devono dare delle risposte. Per loro è un’occasione importante, e qui hanno tutto per fare bene ”.
Riccardo Perandini