IL DIRETTORE/Povegliano visita…Dal Santo
by Calcio Dilettante 17 Ottobre 2012Guarda chi c’è, lassù. A far capolino tra le grandi di Prima, tra proclami e incertezze, sorprese e conferme, spunta il neopromosso Povegliano, tornato in estate nel calcio che conta. Il nuovo corso firmato Colantoni prevede in programma gli stessi ingredienti della stagione passata: gioco palla a terra, concetti semplici, unità dello spogliatoio, giusto per far capire qual è la via da seguire. Il salto di categoria, è storia passata: soddisfacente, certo, ma archiviato e metabolizzato in fretta. Gli otto punti in cinque partite dipingono un sincero sorriso sul volto di Flavio Dal Santo, diesse dei biancocelesti, e la sua valutazione è accorta, positiva, condita da una sana voglia di crescere ancora:
“ Ci dispiace esser usciti in Coppa, l’anno scorso l’aver proseguito il cammino ci ha regalato non poche soddisfazioni, e quest’anno volevamo riprovarci. Peccato, però in campionato siamo partiti bene, la squadra gira e sono contento di questi primi due mesi di lavoro ”.
Come valuta l’impatto con la categoria?
“ Non ho visto una squadra che ha pagato lo scotto della categoria, anzi. Ma devo dire che non avevo grossi timori: il gruppo è fatto di gente esperta, di carattere, e tanti hanno già giocato in Prima, se non in categorie superiori. L’inizio è senz’altro positivo, ora serve continuità ”.
Qual è il punto di forza del Povegliano?
“ La filosofia di gioco: proviamo sempre la manovra palla a terra, a volte si sbaglia, ma è uno sforzo che paga. L’anno scorso se ne sono accorti tutti, e quest’anno ripartiamo da lì ”.
Uno sguardo al campionato: chi vede favorite?
“ A pelle direi nessuna squadra, il campionato è troppo equilibrato. Dovessi proprio sbilanciarmi, dico Salionze e Valpolicella, sulla carta, a mio avviso, sono le formazioni migliori ”.
Concludiamo: dopo il gran salto, con che obiettivi giocherà il Povegliano?
“ Per la salvezza il prima possibile, con un occhio sempre rivolto ai play-off. Non voglio peccare di presunzione, ma credo in questi ragazzi: raggiungiamo la salvezza al più presto, poi ci divertiremo ”.
Riccardo Perandini