Il “Gava” è tempio di miracoli: la Virtus stende il Caldiero. Clamoroso ribaltone in Promozione

Il “Gava” è tempio di miracoli: la Virtus stende il Caldiero. Clamoroso ribaltone in Promozione

by 3 Marzo 2014

L’ennesima prova di forza. T’aspetti un Caldiero autoritario, trovi una Virtus capace di stupire. Di nuovo, ancora una volta. Come se quanto costruito finora non bastasse. “Occhio ai cali di tensione, si abbasserà di nuovo l’età media”, ammoniva il tecnico Cherobin poche settimane fa. Non era scaramanzia: diceva la verità. Eppure i suoi non sono incappati in quei cali di tensione tanto temuti. Perchè la gioventù, in Borgo Venezia, da sempre è sinonimo di vigore, più che d’inesperienza.

Se qualcuno aveva ancora dubbi, può scrollarseli di dosso. Questa Virtus magari potrà non arrivare in fondo, ma ha mostrato a tutti, a testa altissima, cosa significa fare Calcio, scritto così, con la “C” maiuscola. Quei colori rossoblù, pensando anche all’upper class virtussina, impegnata in una corsa salvezza che profuma anch’essa di miracolo, sono diventati un simbolo d’eccellenza costruita sul campo, con la competenza, l’impegno, l’abnegazione, la cultura del lavoro. Alla faccia dei grandi soldi, che scarseggiano sempre più, pur sgorgando da qualche isola ancora felice, la Virtus mette in campo una Juniores e impallina tutta una Promozione, grandi e piccole messe assieme.

Stavolta, non ci saranno interviste. Solo questo doveroso e ammirato riconoscimento. Il gaudio dei vincitori non verrà turbato. E’ inopportuno: di questa Virtus s’è parlato sin troppo. Rischieremmo di sentirci ripetere le stesse cose, che già sappiamo. Di riscoprire ogni domenica un piccolo grande miracolo sportivo, però, non ci stufiamo mai. Perchè la Virtus è lo spot del calcio dilettantistico: bella e vincente, semplice e dai pochi fronzoli. Anche imperfetta, forse. Ma spettacolare, in ogni suo termine. C’è chi si lamenta di qualsiasi cosa, persino delle condizioni dei campi d’allenamento. La Virtus capolista invece s’allena sulla sabbia: chi non lo sa, passi da via Montelungo. Condizioni improbabili per chiunque: non per i rossoblù.

Non si può dire quanto durerà il miracolo-Virtus, perchè il segreto sta nell’animo dei suoi cultori: puro e appassionato. Guardando l’ampiezza della filiera giovanile, però, vien da pensare, e per fortuna, che ci siano tutti i motivi per pensare positivo, e che no, in Borgo Venezia i miracoli non sono frutto del caso. Chi ha ancora dubbi, si metta la mano sul cuore. Non me ne vogliano le contendenti, cui non tolgo nessun merito. Ma questo, a mio avviso, è quello che chiamano il vero calcio. Quello che ti prende, ti rapisce e ti fa portare il cuore oltre l’ostacolo. Punto, e a capo.

Riccardo Perandini

Direttore Editoriale Calcio Dilettante Veronese

mail: riccardo.perandini@libero.it