Il ritorno di Luigi Lupoli. Numero uno sulle spalle, quattro anni dopo l’addio: “Emozione fortissima, ringrazio mister Sella”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 25 Settembre 2013L’atteso ritorno è avvenuto. Quattro anni dopo l’addio al calcio Luigi Lupoli è tornato in campo. La maglia è quella del PescantinaSettimo, ambizioso sodalizio del girone C di Seconda Categoria. Nessuno l’avrebbe mai detto. Forse nemmeno lui. Invece le traiettorie del pallone l’hanno riportato là dove è stato sin da piccolo.
Una vita intera nell’area di rigore, casa sua. Tra i legni, col numero uno sulle spalle, venti uomini che corrono davanti e quella strana sensazione, unica nella sua specie, di sentirsi uguali e diversi, normali e particolari, fuori dai giochi come fondamentali: in una parola, portiere. Sempre sotto o sopra le righe, figli della solitudine dei numeri uno, una condizione dell’animo umano difficile da cogliere, da comprendere, da interpretare per chi, almeno una volta nella vita, non l’ha provata.
Luigi Lupoli l’ha riscoperta domenica scorsa, il giorno del suo ritorno in campo:
“Un’emozione fortissima, ringrazio mister Sella per la fiducia. Sono ancora distante da una buona condizione però ho disputato una buona gara, anche se le valutazioni, com’è giusto e ovvio che sia, le lascio agli altri. Sono felicissimo”.
Come hai vissuto il ritorno in campo dopo quattro anni?
“A dire il vero avevo giocato in Coppa, ma il campionato è un’altra cosa. In settimana Padovani ha avuto un problema, c’è stato bisogno di me, ho cercato di farmi trovare pronto. Sia chiaro, il numero uno è lui, io però resto a disposizione per qualsiasi evenienza”.
Un ritorno per rimanere?
“Penso proprio di sì, il fisico regge, la voglia c’è. Mi metto a disposizione, e aspetto il mio momento. Piano piano sto ritrovando la forma, ho buone sensazioni. Spero di rendermi utile nel corso della stagione, qui mi trovo molto bene. Ringrazio ancora mister Sella per la possibilità che mi ha dato”.