IL TRASFORMISTA/ Vesentini, quando Cherobin chiama, salta la panca e si ritrova…in campo
by Calcio Dilettante 4 Aprile 2012A volte succede. Da allenatore a frangiflutti. Alessandro Vesentini è l’uomo della Provvidenza. A Minerbe gli hanno detto. “Alzati e cammina”. E lui come aveva già fatto in passato, ha messo da parte la tuta è si è ributtato nella mischia. La storia è bella. Vesentini, classe ’78, da tempo lavora al fianco di Michele Cherobin: allenatore quest’ultimo, il suo vice Vesentini. Ma già la scorsa stagione, nell’avventura all’Hellas Monteforte, Cherobon gli aveva chiesto di scendere in campo. “Pochi minuti – confessa proprio il tecnico – giusto quando ne abbiamo bisogno. Purtroppo anche a Minerbe stiamo vivendo un periodo di emergenza. E di Alessandro mi fido. In campo sa lottare, da tutto. In difesa se l’è cavata egregiamente”.
Vesentini va orgoglioso di questo ruolo. “Mi hanno tesserato all’ultimo istante. Quando Michele chiede, sa benissimo che può contare su di me. A Minerbe c’è tanta voglia di risalire. Si era partiti quest’anno con tutt’altri obbiettivi. Ma oggi va così. Dobbiamo salvarci, e sarebbe bello farlo senza passare dai playout. Contro la Provese c’era bisogno anche di me. Mi sono calato nella parte. E siamo pure riusciti a strappare un punto d’oro ad un grande avversario. Non so se adesso mi capiterà un’altra occasione. Spero che l’emergenza finisca il prima possibile. Ma se Cherobon vuole, io ci sono”.
Brutta notizia a margine dell’incontro. In uno scontro di gioco il centrocampista Marco Zanetti è caduto a terra battendo violentemente la faccia. Ricoverato la faccia gli sono stati riscontrate microfratture al viso e problemi ai canali uditivi. A Minerbe si vivono ore d’ansia per il ragazzo, che di fatto ha chiuso qui la sua stagione. Ma adesso ogni interesse è spostato sul suo stato di salute. “Siamo vicini a Zanetti – spiega Vesentini – e speriamo possa riprendersi il prima possibile. Il calcio, qui, passa in secondo piano. Prima di tutto viene la sua salute. Per quanto ci riguarda: ci aspettano cinque finali. Da giocare al top”. S.A.