IN DIFFICOLTA’/ Caldiero flop. Berti si interroga

IN DIFFICOLTA’/ Caldiero flop. Berti si interroga

by 26 Settembre 2011

Partenza in salita. E nell’ultimo turno di campionato contro il Marano, sconfitta pesante, se non altro dal punto di vista del risultato. Co sa sta succedendo al Caldiero? Lo abbiamo domandato al presidente Filippo Berti

Berti, si aspettava un inizio così difficile?

“L’Eccellenza è una categoria che non conosciamo, gli avversari sono di ottimo livello. L’impatto non è stato assolutamente facile. Dobbiamo e possiamo migliorare”.

Cosa non ha funzionato?

“Le nostre avversarie dispongono di un parco giocatori ampio e collaudato. Noi possiamo contare su dodici o tredici giocatori di categoria. Il resto sono riserve. Ma se anche gli elementi di livello non rendono, si fa molto dura”.

Preoccupato?

“Voglio dimenticare in fretta la Coppa Italia. Non fa testo, stavamo sperimentando. In campionato, nonostante i risultati ci condannino, il divario non sempre è stato così netto. Chi scende in campo, però, deve convincersi di dover dare tutto. Se abbassiamo la resa ed evidenziamo cali di attenzione veniamo puniti sistematicamente. E’ inutile fare troppi giri di parole: il nostro tasso tecnico generale è inferiore a molte squadre. Voglia, organizzazione e predisposizione al sacrificio dovranno cercare di colmare questo gap”.

Ha qualche riserva su Purgato?

“Di solito si dice: il primo che paga è il mister. Ma non è nel mio stile fare questo tipo di considerazioni. E poi: in campo vanno i giocatori, e Purgato durante la settimana lavora bene. L’ho scelto proprio perché mi piace il suo modo di interpretare il calcio. Certo, se questa situazione dovesse persistere a lungo, qualcosa per forza di cose dovremo fare. A oggi, comunque, non ho nessun dubbio su Purgato”.

Come se ne esce?

“Tutti devono fare molto di più. Penso non sia una questione di gruppo, ma di testa. Svegliamoci e ripartiamo”.