IN VETTA/ Signorelli e Salionze, un amore da primato. E Canovo gongola
by Calcio Dilettante 4 Gennaio 2012Forse neanche lui aveva previsto di finire così in alto quando ha iniziato la scalata al vertice della società. Storia di destini incrociati tra il Salionze calcio e Sergio Signorelli. Fin dalle prime battute. All´inizio marginalmente, come sponsor, poi in prima persona, sulla poltrona di presidente. Ora dopo mesi difficili la vetta del campionato di Prima categoria, non solo un sogno ma qualcosa di molto più concreto. «Ogni primato è frutto della miscela di tanti fattori – ammette Signorelli – il difficile è trovare l´equilibrio giusto, poi le cose solitamente vengono da sé. Quale equilibrio, quello che si costruisce tra staff tecnico, società e tifosi».
Una passione nata tanti anni fa. «È l´amore per il paese dove sono nato e dove vivo – ammette il presidente – che mi fa fare tutto questo. Gran parte di questo borgo l´ho costruito io, con la mia impresa edile. Un paese che ho visto nascere nelle infrastrutture, sentivo anche il dovere di aiutarlo a crescere nello sport. Quindi la scelta di entrare nel Salionze un paio di anni fa come sponsor poi le recenti situazioni, quando il mio predecessore ha abbandonato la nave prima ancora di entrare in porto, hanno fatto sì che, dopo un consulto tra amici e gente di questo territorio, prendessi in mano le redini della società».
Si è chiuso un anno solare importante, sono arrivati grandi risultati. «Ho cercato di ricostruire una situazione che stava sfuggendo di mano a tutti – spiega Signorelli – ho preso una società all´ultimo posto in classifica in Prima categoria, siamo arrivati alla salvezza e ora siamo primi in classifica, direi un buon anno per quanto mi riguarda. Ho trovato un mister, Gianni Canovo, molto preparato. Un vero valore aggiunto. Soprattutto penso di avere dato la tranquillità necessaria a tutto il sistema. Qui non ci sono obiettivi ma una sola certezza, divertirsi, magari facendo anche divertire la nostra tifoseria». Non mancano i progetti futuri nella testa del presidente. «Il lavoro di una società senza un settore giovanile non è completo e non è pienamente realizzato – conclude – questo è il mio progetto del prossimo anno, creare un vivaio per valorizzare i ragazzi di questa zona».