La rincorsa del BureCorrubbio. Così Adami: “Il segreto? Mister Marai. Ma voliamo bassi: l’obiettivo è la salvezza””
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 11 Marzo 2013La rincorsa del BureCorrubbio. Sorprendente, inaspettata, figlia di un illuminato cambio al timone. Lo sprint dei biancazzurri, ha un mentore ben preciso: Mario Marai. A parlare a suo favore sono i numeri: dopo l’arrivo di Marai in panchina, il Bure ha cambiato passo, mentalità, approccio alla partita. Basta scoppole, stop all’altalena di risultati. Dalle mani di Marai, gran maestro del calcio dilettante da una vita, ha preso vita un’altra squadra, un altro Bure, mai come ora convinto di raggiungere la salvezza. C’è ottimismo nello spogliatoio valpolicellese, così come spiega l’esperto Roberto Adami:
“Con l’arrivo di Marai è cambiato tutto. Siamo rinati, si vive il calcio in maniera diversa e i risultati ci stanno dando ragione. Il merito è tutto suo”.
Perchè? Quanto c’è di Marai nella ripresa del Bure?
“Praticamente tutto. E’ vero che in campo scendiamo noi, ma Marai ha portato un entusiasmo incredibile, ha ricompattato lo spogliatoio e ridato un’anima alla squadra. E’ un grande allenatore, non ci sono dubbi”.
Cosa vi ha permesso, al di là della scossa data da Marai, di rilanciarvi dopo un avvio stentoreo?
“L’attacco, il nostro reparto avanzato è una spanna sopra tutti, è il più forte della categoria”.
Siamo puntigliosi: dove può ancora migliorare questo Bure?
“Nella mentalità, a volte ci specchiamo troppo senza essere cinici, come è successo a Gargagnago. Lì un passo in avanti va fatto”.
Una parola verso i compagni: chi si sta mettendo in mostra?
“Non faccio nessun nome, ma ripeto: il nostro attacco è di categoria superiore. Chi si sta mettendo in mostra sono loro, i nostri attaccanti”.
Uno sguardo al campionato: Valgatara favorita?
“Io sinceramente preferisco il Valeggio, ma credo che, numeri alla mano, il Valgatara sia la favorita, ha un buon vantaggio da gestire”.
Chi gioca il miglior calcio?
“Il Pastrengo, ha una qualità tecnica impressionante, d’altra categoria. Ma anche il Custoza non è male, mi stupisce che siano così in basso, non lo meritano”.
Sorpresa e delusione?
“Sorpresa il Negrar, delusione direi il Gargagnago, anche se ci ha battuto, ma credevo facessero meglio”.
Concludiamo, Roberto. Il Bure s’è rimesso a correre: che sia solo la salvezza l’obiettivo, o c’è qualcosa di più nelle vostre mire?
“No, solo ed esclusivamente la salvezza. Se pensiamo a qualcosa di più sbagliamo tutto, dobbiamo volare bassi. Raggiungiamo la salvezza, poi al resto penseremo strada facendo”.