LA STORIA/ Cosa ci fa Adailton alla Virtus di Fresco?
by Calcio Dilettante 2 Settembre 2012Parcheggiato al Gavagnin, in attesa di una chiamata. Il telefonino di Martins Adailton è rimasto a lungo muto in questi mesi di mercato. Qualche sondaggio, un paio di idee, alcuni dirigenti che non l´hanno dimenticato ma nemmeno preso nonostante Martins sia svincolato dopo gli anni di Vaslui e quindi disponibile a cifre molto contenute. Un affarone, che nessuno però ha saputo fiutare. Peggio per loro. Solo intenzioni, nulla più. Così Adailton ha bussato alla porta sempre aperta di Gigi Fresco e chiesto ospitalità alla VirtusVecomp. «Un piacere averlo con noi», il primo pensiero di Fresco, che ha accolto Martins come uno dei suoi ragazzi. Fretta non ce n´è, Adailton è libero e quindi tesserabile anche nel corso della stagione, senza dover correre più in fretta delle 19 di stasera così come per tanti altri giocatori sotto contratto. Una sorpresa vederlo a spasso, senza squadra, dopo anni di gol e punizioni nel sette, di partite decise grazie ad una sua prodezza e un biglietto da visita fatto anche di tanta lealtà e correttezza. Il sorriso è quello di sempre, nonostante tutto. «Qualcosa mi sarei aspettato, ma è un momento difficile per il calcio», riconosce Adailton, rientrato a Verona dopo l´esperienza in Romania e dal 25 luglio papà del piccolo Rafael. Una nuova vita, dopo essersi lasciato alle spalle l´arida Vaslui e un ambiente che non era più il suo. Là è rimasto un idolo autentico, il Vaslui era pronto ad allungargli il contratto e a promuoverlo ad allenatore-giocatore. Adailton ha ringraziato e risposto di no, con la solita educazione e la voce bassa. Ha voluto voltare pagina, andare sul sicuro, scegliere non solo in base al lavoro e ai soldi. L´Italia finora l´ha considerato poco, nonostante anni da protagonista ai massimi livelli e 52 gol con la maglia dell´Hellas. Anche se l´ultimo è lontano più di sei anni, in quel pareggio due a due con il Bari del 21 maggio 2006 al Bentegodi. Nella storia del Verona c´è già da un pezzo, quarto marcatore di sempre dopo Arnaldo Porta, Sergio Sega e Guido Tavellin. Ricordi, sperando in tempi migliori. Ogni momento è buono. Per adesso Adailton respira aria pulita, calcio sano ed un ambiente professionale come pochi. Soluzione ideale dirigersi verso Borgo Venezia, a due passi da casa e circondato da amici veri. Quello del Gavagnin è solo un parcheggio, Adailton si sente ancora un professionista e la Virtus in attacco è al completo. Ma è il modo migliore per restare allenato e farsi trovare pronto quando quel benedetto cellulare tornerà a squillare.