La Virtus prepara i play-off. Cherobin ammette: “San Martino più forte. Cerchiamo l’ennesima impresa”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 12 Maggio 2015L’ennesima impresa. La Virtus ci prova. L’avversario, il San Martino, non è dei più malleabili. Però tira aria di derby: una certa rivalità esiste. Eccome se esiste. Mister Cherobin ci crede. La palla è tonda, il miracolo accessibile. Il vantaggio di poter giocare a cuor leggero non è da poco. Non ci sono pressioni, non c’è la necessità di vincere ad ogni costo.
Quella virtussina è storia dalla tensione utopista: un’utopia anomala, un desiderio che trova luogo, snaturando, dunque, l’utopia nel suo senso etimologico. La stessa, da tale diviene un racconto vero e proprio, la descrizione della forza delle motivazioni e di un legame intergruppo che ha reso grande chi, per il parere dei più, non valeva nemmeno la categoria.
Ancora una volta, per il secondo anno di fila.
“Ce la giochiamo – commenta Cherobin – andiamo di fronte alla più forte. Il San Martino ha il gruppo migliore, le individualità più importanti e un tecnico che ha i numeri che parlano per lui. Qualcuno lo critica, ma nessuno ha raggiunto i suoi risultati. Bisognerebbe farsi due domande: se li ha raggiunti vuol dire che sa il fatto suo. Io gli faccio i complimenti e so che affrontare una squadra di Sona ai play-off è un’impresa: i momenti importanti non li sbaglia mai. Però noi stiamo bene, mettiamo in campo le nostre armi”.
L’anno scorso la Virtus eliminò la Belfiorese che a lungo era stata anche in testa. Oggi la caratura del San Martino è paragonabile a quella dell’allora undici di Merlin. Se il pronostico si ribalterà di nuovo, lo dirà il campo, domenica sera.
“Comunque vada, noi partiremo per Barcellona a metà giugno – conclude – gli accompagnatori dicono che tra vent’anni più che i play-off ci ricorderemo i viaggi assieme. Vero, ma fino ad un certo punto. La nostra è una bella storia, scriviamolo un bel finale. Voglio concentrazione massima, se c’è lo spiraglio dobbiamo infilarci. Coraggio, ragazzi”.