Festoso evento al Palazzetto dello Sport di Prova di San Bonifacio: a farla da padrone, i ragazzi del settore giovanile, elogiati dal responsabile del vivaio Andrea Burato.
La carica dei 191. Occhi che brillano, sorrisi radiosi, la gioventù che regna sovrana: si conclude in festa, il 2012 della Provese. Il tripudio di colori vince su tutto: più forte della crisi, degli imprevisti, delle difficoltà di una prima squadra che sembra aver trovato il bandolo della matassa. Potere ai giovani, al nuovo che avanza: c’è stato spazio per tutte le nuove leve del settore giovanile, nel corso dell’evento organizzato presso il palazzetto dello sport di Prova di San Bonifacio. Uno a uno, nominati dal responsabile del settore giovanile Andrea Burato, i piccoli rossoneri hanno sfilato in passerella davanti ad un folto pubblico accorso per l’occasione, ricevendo un piccolo pensiero dai ragazzi della Promozione di Flavio Carnovelli. A sottolineare la personale soddisfazione per il lavoro svolto nel vivaio provese è colui che ne dirige le operazioni, quell’Andrea Burato che ha riportato vigore e forze fresche nella cantera rossonera:
” Esprimo una personale soddisfazione per il lavoro svolto. Da quando ho preso in mano il settore giovanile abbiamo aumentato gli iscritti da 116 a 191, e non è una cosa da poco, se consideriamo che Prova è a metà tra due poli storici del calcio dilettantistico, come San Bonifacio e Lonigo. S’è creato un ambiente accogliente, positivo, dove tutti vengono per imparare divertendosi, nel rispetto dei ruoli e dei compagni. Un aspetto che mi preme sottolineare è il comportamento che contraddistingue le nostre squadre, sempre tra i primi posti nella Coppa Disciplina e con i giovanissimi addirittura vincitori. Questo per far capire come teniamo alla crescita dei ragazzi, soprattutto dal punto di vista umano. Infine, ammetto di essere molto contento della presenza in pianta stabile di 6-7 giocatori nati e cresciuti nel nostro settore giovanile all’interno della rosa della prima squadra: è un’ enorme gratificazione”.
Infine, per concludere, un messaggio finale:
” Dopo cinque anni – conclude Burato – lascerò la conduzione del settore giovanile, in quanto il mio è un ruolo è molto impegnativo e da padre di famiglia preferisco trascorrere più tempo con mio figlio, che dà già calci al pallone a soli 15 mesi. Tornerò dunque ad allenare i ragazzi, un’attività che mi toglierà meno tempo e, confesso, mi manca molto, sia per quanto riguarda il contatto con gli stessi ragazzi, per il fatto di vederli crescere, o per l’atmosfera della partita. In questi anni ho avuto soddisfazioni come responsabile del settore giovanile, ma ora voglio rimettermi in discussione come allenatore, e da qui alla prossima stagione avrò tutto il tempo per decidere dove ricominciare tra le squadre che mi hanno contattato “.
Riccardo Perandini