LINEA GREEN/ Pedemonte, il dominio di una gioventù dorata
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 2 Gennaio 2013Genuino, brillante, sempre in grado di intonare le note più liete del calcio nostrano: il “miracolo” Pedemonte continua, imperterrito come non mai. Il calo tanto chiacchierato dai più, non si è verificato. I biancorossi veleggiano ancora tra le teste di serie del girone A di Seconda Categoria, fieri di quel secondo posto che permette di cullare sogni di gloria. Mostra una sincera soddisfazione l’allenatore Zantedeschi, nell’analizzare il cammino dei suoi:
“Sono molto soddisfatto, siamo in linea con le aspettative d’inizio stagione. La squadra mi piace, e la cosa più bella è che sia costruita quasi interamente con ragazzi provenienti dal vivaio. A Pedemonte portiamo avanti un progetto preciso da anni, e stiamo ricevendo grosse soddisfazioni”.
Cosa le piace di più del suo Pedemonte?
“La voglia di provare sempre a giocare la palla. Non è facile in Seconda, ma credo che chi ci ha visti giocare possa confermarlo: riusciamo sempre a praticare un bel calcio, e da allenatore ne vado fiero”.
La pecca?
“Il fatto che a volte giochiamo la palla anche quando dovremmo allontanarla, lì dobbiamo capire quando cercare il fraseggio, e quando invece spazzare via e alzare il baricentro”.
Il giocatore che più la soddisfa?
“Facendo un nome farei un torto a chi non nomino, ma stavolta dico i giovani: Peretti, Enrico Guarini e Marchesini su tutti”.
Lotta per il primato: la favorita?
“Resto della mia idea, classifica a parte: dico il Pastrengo, ha una rosa che non centra niente con la categoria. E’ rimasto un po’ indietro, ma credo si risolleverà, ha tutto per riuscirci”.
Sorpresa e delusione?
“Sorpresa senza dubbio il Negrar, anche perché al di là dei risultati gioca veramente un gran calcio. Delusione nessuna, evito di parlar male degli altri, non è nel mio stile”.
Concludiamo, mister. Conferma l’obiettivo play-off?
“Assolutamente sì, soprattutto ora che abbiamo visto tutte le squadre del girone. Minimo tra i primi 4 dobbiamo arrivarci, è nelle nostre possibilità”.