L’INTERVISTA/ Laperni, lezione di sincerità
by Calcio Dilettante 13 Dicembre 2012“Non siamo allo sbando: il Soave lotterà fino alla fine”: non usa mezzi termini Adriano Laperni, tecnico del rivoluzionatissimo Borgo Scaligero Soave. Pericolante, certo, ma non squadra materasso come qualcuno vuol far credere. Laperni si richiama all’orgoglio e alla dignità da difendere, per inquadrare il momento dei suoi. Pensare in prospettiva a Soave è diventato un obbligo imprescindibile: lo impone la crisi, il buonsenso, la mancanza della forza economica di un tempo. Le difficoltà sono la fisiologica conseguenza di una scelta come quella operata dalla dirigenza delle Frecce Rosse, ma Laperni, promotore di un calcio issato su antiche virtù, prova ancora a infondere fiducia, puntualizzando con estremo rigore le proprie valutazioni, dimostrando, ancora una volta, un’onestà intellettuale seconda a pochi:
“ Siamo giovani e non abbiamo il giocatore in grado di farci fare il salto di qualità. Ma per fare punti con noi dovranno sudare tutte: la mia squadra ha un’identità, la voglia di lottare c’è e adesso stiamo cercando qualche rinforzo sul mercato ”.
Soave: la situazione è difficile. Situazione deficitaria preventivata?
“ Assolutamente sì, sapevamo che avremmo avuto grandi difficoltà. I problemi ci sono, ma sono fisiologici. Adesso stiamo superando un momento in cui qualcuno ha deciso, per varie ragioni, di lasciarci. Però l’ambiente non è depresso, e chi viene qui deve dimostrare di valere la categoria ”.
Qual è la sua ricetta per uscirne?
“ Ai ragazzi dico sempre: soldi non ce ne sono più, se non volete giocare per la società, impegnatevi almeno per voi stessi, se fate bene qualcuno se ne accorgerà. So che è difficile attirare calciatori con poche risorse, ma chi gioca deve dimostrare sempre qualcosa per avere delle pretese. Chi è qui lo sa, e ha tutto per lavorare in serenità. La motivazione deve essere la nostra forza, e finchè la matematica lo permetterà noi crederemo nella salvezza ”.
Cosa la rende ottimista in chiave salvezza?
“ Il fatto che la squadra provi a seguirmi, non giochiamo tanto per giocare. Sbaglieremo, commetteremo delle ingenuità, ma c’è applicazione, e da lì parte il mio lavoro. Chi è qui deve pensare a sfruttare un’opportunità, che non è poco. Io ho fiducia, spero di cogliere qualche risultato positivo ”.
Chi saranno le contendenti?
“ Chi è vicino a noi ora: Primavera, Valtramigna, Atlas, Gambellara, ce la giocheremo con queste ”.
Diamo dei giudizi: chi ha giocato il miglior calcio?
“ Il San Giovanni Lupatoto, sono là davanti non per caso ”.
La favorita?
“ Una tra San Giovanni, Pozzo e Borgoprimomaggio ”.
Sorpresa e delusione?
“ Sorprese direi San Marco e Boys Buttapedra, non me l’aspettavo di vederle così bene. Delusione direi il Croz, ma credo si riprenderà, con noi ha fatto una buonissima gara e penso sia la squadra che più mi ha impressionato dopo le prime tre ”.
Un occhio ai giocatori: chi porterebbe con sé?
“ Diego Filippi del Pozzo, ha doti per far goal in tutte le categorie, e non lo scopriamo certo adesso ”.
Parlava di mercato: soddisfatto degli arrivi?
“ Sì ci stiamo rinforzando, ora siamo alla ricerca di un centrocampista di quantità, serve gente che corre ”.
Concludiamo, mister: salvezza, obiettivo possibile?
“ Per quanto visto finora, direi di sì. Pensiamo ad evitare l’ultimo posto, poi ce la giocheremo: dobbiamo crederci ”.
Riccardo Perandini