L’INTERVISTA/Nyamekeh, la gioia del gol
by Calcio Dilettante 20 Marzo 2012STEFANO PAGANETTO
La lente d’ingrandimento della nona giornata di campionato va a Joshua Nyamekeh, bomber del Parona, la realtà di Prima Categoria girone A allenata da Flavio Marai e in piena corsa per la salvezza.Nelle ultime due gare ha trascinato la sua squadra a due vittorie consecutive: tre reti al Lavagno Mezzane e due nell’ultima giornata alla Fumanese, Il suo bottino complessivo è ora di tredici reti, cinque in più rispetto allo scorso campionato, quando si è fermato a otto. Nyamekeh è originario del Ghana, ma è nato e cresciuto in Italia: calcisticamente parlando, ha iniziato a giocare nei pulcini ed esordienti del Sona M. Mazza, poi ha proseguito nel Parona, giocando nella categoria allievi, poi juniores e in questi ultimi due anni è in prima squadra.
- Joshua, grazie ai tuoi gol, la squadra ora è in piena corsa per la salvezza?
- “Sono contento per le vittorie; abbiamo avuto un periodo non positivo e pur giocando bene, non riuscivamo a raccogliere punti: perdevamo per ingenuità nostre o episodi sfavorevoli. Ad ogni modo, il gruppo è sempre rimasto unito e abbiamo sempre lottato, dimostrando di non essere inferiori a nessuno”.
- Per voi tanti punti raccolti lontani dalle mura amiche?
- “Confermo, anche se finalmente questa domenica abbiamo vinto contro la Fumanese davanti al nostro pubblico. Non so dare una spiegazione, forse una questione di testa, ma se vogliamo salvarci, dobbiamo raccogliere più punti possibili. Ora in casa avremo lo scontro diretto contro il S. Anna d’Alfaedo e giocheremo in trasferta contro Sona M. Mazza e Concordia”.
- Ora il tuo obiettivo è di raggiungere quota venti reti?
- “Se devo essere sincero, speravo di andare in doppia cifra, anche per migliorarmi rispetto all’anno scorso, quando mi sono fermato a otto; nello scorso anno ha influito l’infortunio che ho subito alla caviglia, che mi ha tenuto lontano dai campi di gioco per oltre un mese. Non ritengo importante il numero delle reti che segnerò, ma spero che il Parona resti in Prima Categoria e credo che possiamo farcela”.
- Spesso nel calcio si etichetta Verona come città razzista. Tu, che sei originario del Ghana, come stai nella nostra città?
- “Mi dispiace per quello che viene detto, ad ogni modo posso affermare che personalmente non ho avuto di questi problemi. Sono diversi anni che abito a Verona: mi trovo bene con tutti, anche fuori dal campo di Parona”.