Lugagnano, Damini accende la speranza: “Punto tutto sulla voglia dei miei. Giochiamocela”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 21 Maggio 2015“Giochiamocela”, Pippo Damini esorta i suoi. Li sprona, li spreme nelle ultime fatiche. Ripassa il copione, lo corregge, lo adatta al gran finale. Serve un gran pezzo per stupire fino alla fine. Il suo Lugagnano è andato ben oltre le più rosee aspettative, ma non conta. Quando la posta in palio si fa alta, tirarsi indietro è impossibile: la soddisfazione di esserci, c’è eccome, ma non basta. Damini ci crede, inventa gli ultimi schemi, le ultime soluzioni. Vuole il colpaccio, l’ennesimo di un campionato da ricordare. L’asticella va saltata ancora una volta. A San Martino sarà dura. L’undici di Sona non ha bisogno di presentazioni e arriva, per giunta, dalla vittoria con la Virtus che, se non è un derby, poco ci manca.
Ma anche a Valgatara era dura, all’inizio. Campo piccolo, avversario pugnace, ostico, mai domo. Il Luga è passato lo stesso, in rimonta. Arriverà in riva al Fibbio col sorriso, quello di chi sa, in cuor suo, d’aver tutto da guadagnare. Damini punta tutto sulla voglia dei suoi. Sull’enorme voglia, dirà lui, che il Lugagnano ha di vincere la sfida.
“In partite così conta la voglia – spiega – arriviamo carichi da un grande successo a Valgatara su un campo difficilissimo. Mi permetto di fare anche qui i complimenti al Valgatara, gran squadra: ci hanno messo in seria difficoltà. Come al solito abbiamo rischiato grosso per i troppi errori sotto porta. Ma ormai è una costante. Se facciamo male allo scadere vuol dire che abbiamo gli attributi. La partita finisce al triplice fischio, non prima”.
Comunque vada, è stato un successo. Damini se lo gode ripercorrendo velocemente dieci mesi da dieci in pagella. Un voto che lui, perfezionista com’è, eviterebbe di dare in tempi così. Eppure, suona difficile non tessere le lodi di un Luga ripartito in sordina, senza grosse velleità, riscopertosi grande sul più bello.
“La mia più grande vittoria è vedere l’attitudine della squadra a giocare a calcio – conclude – ci abbiamo lavorato molto e il risultato è buono. Il difetto? Forse sbagliamo troppi goal. Per farne uno dobbiamo crearne non so quanti. Ma abbiamo anche molte virtù, una su tutte: l’assenza di pressioni. Qui a Lugagnano si lavora sodo, si parla di campo, altre chiacchiere non ce ne sono. Gran bell’ambiente, devo dire. Andremo a San Martino consapevoli di dover fare la partita con criterio, loro stanno bene, ma anche noi. Sarà una bella sfida, io voglio vincere. Ripeto: giochiamola, io ci credo”.