di Simone Antolini
Simone Marocchio, mister di ferro del Raldon. Anno nuovo, vita vecchia. Le solite convinzioni. "Il sacrificio ti aiuta ad ottenere grandi risultati. E chi gioca per il Raldon sa che deve dare sempre tutto".
Marocchio, il vostro obiettivo quest’anno qual è?
"Salvezza. E non è una frase fatta. Siamo entrati in una nuova dimensione. Vogliamo rimanerci, e sarà necessario interpretare questo campionato con grande umiltà".
Le sue favorite per la vittoria del campionato di Promozione?
"Casaleone davanti a tutti. Poi vedo bene anche Vigasio e Caldiero".
C’è un ragazzo della sua squadra sul quale si sente di scommettere?
"Penso proprio che questo possa essere l’anno di Pappalardo".
Cosa dice Marocchio ai suoi ragazzi prima di entrare in campo?
"Tre cose: corretti, ordinati in campo, e disposti a tutto pur di portare a casa il risultato".-
L’allenatore che stima di più della categoria?
"Minozzi. Bravo nell’ottenere quello che vuole attraverso il gioco".
Marocchio lei passa per essere un tecnico vulcanico. E’ pronto a scommettere quest’anno sulla possibilità di non essere mai espulso?
"Quello che volete…scommettiamo?".
Il Raldon come cambia?
"Poco niente. Il modulo è rimasto sempre lo stesso: 4-4-1-1. Ma quest’anno adotteremo spesso anche il 4-2-3-1. Per il resto, c’è stato l’inserimento di alcuni giovani. Lo spirito di battaglia invece è sempre lo stesso"-
In Promozione cosa cambia?
"Corre di più la palla. Le esecuzioni di gioco sono veloci. Ci dovremo saper adeguare in fretta".