Settimo anno a Fumane. Ma Andrea Matteoni ha mantenuto l’entusiasmo del primo giorno. Insieme al presidente Boscaini è nata l’esigenza di ridimensionare e razionalizzare le risorse. Va così. E il tecnico si è infilato dentro ad una nuova avventura.
Matteoni, parola d’ordine?
"Profilo basso e pedalare. Quest’anno l’obiettivo è la salvezza".
Tutto programmato?
"Certo, c’è estrema sintonia di vedute con il presidenyte Boscaini. Abbiamo fatto una riflessione sul budget a nostra disposizione. Era giusto ripartire attraverso il ridimensionamento. Ma attenzione: la squadra è stata concepita in maniera molto intelligente".
Di chi sente nostalgia?
"Degani. Sul piano tecnico uno come lui poteva farci fare il salto di qualità. Ma lo reclamava l’Eccellenza. Ed era giusto che lui andasse. Sul piano dell’esperienza invece ci manca Capuzzo. Ma è stata fatta una scelta precisa quando si è deciso di ringiovanire il gruppo".
Primi appunti di inizio stagione?
"L’Audace sarà la squadra da battere. Sulla carta Vigasio e Zevio dispongono di grandi organici. Ma Virtus e San Zeno non sono finite in testa per caso. Io vedo grande equilibrio quest’anno, e niente di scontato"