Maurizio Testi, le mani sull’Olimpia Ponte Crencano. Il tecnico torna in panchina: “Proverò a trasmettere la mia esperienza”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 24 Luglio 2015Le mani sull’Olimpia Ponte Crencano. Maurizio Testi abbraccia idealmente i suoi ragazzi. E’ tornato: ora è ufficiale. L’Olimpia Ponte Crencano sarà la sua creatura, il nuovo sinolo cui darà forma. Artigiano ed artista: Maurizio Testi proverà a congiungere le due dimensioni. Lo farà dalla sua cattedra, la panchina, con lo stile che da sempre lo contraddistingue: pane e schiettezza, senza giri di parole.
Il suo è un ritorno, ma non c’è bisogno di presentazioni. Testi è memoria storica del nostro calcio. E’ passione pura, idealizzata in una parola: leggerezza.
“I miei vecchi allenatori dicevano che la passione per il calcio sta in un concetto – svela – la borsa da mettere in macchina non deve mai essere un peso. Per me non lo è mai stato, il calcio non mi stanca mai. E poi: io vado in scooter, mi pesa ancora di meno”.
Chiaro, sibillino, sin da subito. Testi va dritto al sodo. Parla alla coscienza dei suoi: la vuole pulita, sempre. In campo vanno uomini, non giocatori. Lui lo sa bene.
“Proverò a trasmettere il mio credo, il mio calcio anche qui – prosegue – farlo assieme ai miei figli è qualcosa di unico, di emozionante. Mia moglie? E’ contentissima, anzi è lei che ha spinto per farmi accettare. L’energia è quella giusta, voglio rispetto e cultura del lavoro. Non indugio troppo coi discorsi, ma si capirà presto di che pasta sono fatto”.
La presentazione, tenutasi presso l’Enoteca 07, in pieno centro città, a due passi dalla Bra, scorre via veloce: è un convivio gioviale d’un gruppo di amici che sta costruendo, tassello dopo tassello, una società in costante crescita. Il vice presidente Ferrari mostra il sorriso.
“La squadra c’è, è numerosa, sono rimasti praticamente tutti e questo è un bene – spiega – gli acquisti di mercato promettono bene, è gente che sa dare del tu al pallone. Testi in panchina? Saprà dialogare come si deve coi ragazzi, vedo un bel clima, mi piace. Si respira entusiasmo, partiamo col piede giusto. Sarà poi nostro scrupolo rimanere all’altezza nel tempo”.
Soddisfatto, dopo l’alacre lavoro, il diesse Nicola Testi. Per i Testi sarà stagione particolare. Maurizio in panchina, Emiliano e Andrea in campo, Nicola dietro la scrivania. Una famiglia intera al servizio di una società. Nicola ha fatto le cose per bene. S’è mostrato gran sarto in fase di mercato, cucendo addosso all’Olimpia un vestito che, a vederlo oggi, piace eccome. C’è il mix giusto, quanto meno per ripetersi. Guai, però, a limitarsi ai dolci pensieri di mezza estate.
“E’ stato un buon mercato – conclude – mi sono adoperato per colmare alcune carenze con giocatori di spessore rientranti nel nostro target. Ricordo che qui nessuno percepisce un euro: questo sia chiaro. Mi fa piacere che saremo in molti a partire, compreso Luca Simeone, la cui conferma mi inorgoglisce. Là davanti ci sa fare, su di lui puntiamo parecchio. Come su tutti, d’altronde: chiunque è presente oggi merita questa maglia. Per me, da quest’anno, ancor di più rispetto al passato, ha un valore enorme. Ho due fratelli in campo, leader dello spogliatoio, mio padre in panchina, mia mamma e nonno Duilio sugli spalti ogni domenica. Non pongo obiettivi, ma non mi nascondo: ci terrei a ripetere l’annata dello scorso anno. Poi starà a noi capire se saremo in grado di cambiarne il finale”.