Montorio, l’analisi di Antonio Ferronato: “Annata soddisfacente, la crescita continua”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 6 Giugno 2013Antonio Ferronato promuove i suoi. L’annata del Montorio ha prodotto i frutti sperati, regalando alla dirigenza soddisfazioni e rinnovati motivi per credere nella crescita del sodalizio. Non è arrivata l’agognata promozione in Prima Categoria, questo è vero. Ma il piano quinquennale stilato dal presidente Peroni concede ancora tempo agli uomini di Ferronato. Le ragioni per cullare prospettive interessanti sono plurime: il miglioramento in classifica testimonia una crescita generale, il gioco espresso ha raccolto consensi, l’inserimento dei giovani procede spedito, segno che il lavoro a livello giovanile, a Montorio, è curato con fervida attenzione. Attorno alla società si sente la spinta del paese: le attività sono condivise, partecipate. Il Montorio Calcio vive la propria dimensione sportiva a 360°, come dovrebbe essere ovunque. I risultati, scopo finale, verranno di conseguenza. Ne è convinto ancora di più, dopo un’altra stagione in neroverde, il tecnico del Montorio, Antonio Ferronato:
“Qui c’è una società modello. La voglia di fare è tanta, e le tante migliorie apportate in questi anni alla società, anche a livello logisico, lo dimostrano, basta entrare nei nostri impianti. A livello giovanile stiamo crescendo benissimo, e come prima squadra mettiamo pian piano una pietra dopo l’altra. Peccato per la mancata promozione, però vanno fatti i complimenti al Rosegaferro, si sono dimostrati una squadra molto solida”.
Mancata promozione: rimpianto maggiore o base da cui ripartire?
“Entrambe. Rimpianto perchè ai play-off abbiamo segnato ai supplementari e tutto faceva presagire al nostro passaggio del turno. Invece il Rosegaferro non ha mollato, pareggiando ad un nulla dal termine. Il dispiacere rimane, certo, ma non cancella quanto di buono abbiamo costruito. Per questo l’annata appena conclusa sarà un pozzo di certezze da cui programmare il futuro”.
Cosa la rende ottimista per il futuro, mister?
“Il fatto che la squadra c’è, si applica, sta bene assieme dentro e fuori dal campo. S’è creato un ambiente positivo, e in queste categorie è importantissimo. A livello di gioco siamo cresciuti, siamo migliorati molto, inoltre i tanti giovani messi alla prova hanno dato risposte confortanti, per una società è il massimo”.
Il momento difficile?
“Quando abbiamo perso diversi giocatori per motivi di lavoro. Se ne sono andate pedine importanti, dovevamo ricollocare alcuni uomini e trovare un altro sistema di gioco. Ci siamo riusciti, e questo è un altro motivo di soddisfazione. La squadra ha dimostrato di sapersi adattare alle situazioni che si verificano, comportandosi sempre bene contro chiunque”.
A conti fatti dunque, mister, il bilancio è più che positivo. Resterà anche l’anno prossimo?
“Credo di sì, ma devo ancora parlarne con la società. Comunque vada, so che chi eventualmente prenderà il mio posto arriverà in una società seria, appassionata e competente, che non gli farà mancar nulla per lavorare nel migliore dei modi”.