Muraro: il motore dell’Atletico San Vito porta lo stesso cognome. Il padre Luca: “Il sogno è la Prima Categoria”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Maggio 2014Due anime e un solo cognome. Luca e Nicola Muraro, padre e figlio, direttore sportivo e centrocampista dell’Atletico San Vito. Il calcio, nella piccola frazione ceretana, porta il loro cognome. I due, sono il cuore pulsante della movimento sportivo sanvitese: Nicola in campo, Luca dietro le quinte, diviso tra tribuna e scrivania. Il merito è di Nicola: la sua passione contagiò tutta la famiglia, tanto da far avvicinare il padre alla società, prima come sponsor, poi come dirigente di riferimento, e la mamma, mano santa ligia a continue simbiosi con la lavatrice, per il figlio e a volte anche per tutta la squadra. Per loro, ormai, da anni il fine settimana è un copione già scritto. Pane e calcio: non c’è spazio per altro.
“Siamo completamente immersi nel pallone – commenta Nicola, il figlio – e tutto parte già al sabato. Mio padre, da dirigente, prepara le maglie, le casacche, i palloni e tutto il necessario per la partita, mentre io curo il mio corredo. La domenica non ne parliamo: pranziamo tutti assieme e non vola una mosca, poi la vestizione è sacra: ognuno ha le proprie curiose scaramanzie. Il calcio è bello viverlo così”.
Se si fa calcio in quel minuscolo centro adagiato nel cuore della pianura del basso veronese, lo si deve a chi, negli anni, si è speso, spinto dalla passione e dalla gratuità, per far sorgere e strutturare una società sportiva. Chi conosce la sua storia, sa che l’Atletico ha raggiunto un livello che in pochi, data la ristrettezza del bacino d’utenza, avrebbero immaginato. La politica dei piccoli passi ha premiato e ora, racconteranno Luca e Nicola, è giunto il tempo di raccogliere i frutti.
“Siamo partiti quasi da zero – spiega Luca, il padre – decidendo di costruire con pazienza un settore giovanile e iscrivendo la prima squadra. Grossi mezzi non ce ne sono mai stati: dovevamo vivere con le nostre forze e ci siamo rimboccati le maniche. Adesso gran parte della squadra è formata da ragazzi del posto, tanti dei quali usciti dal nostro vivaio. Per noi è una soddisfazione enorme”.
A giudicare dai risultati, la pazienza del piccolo sodalizio ha portato copiosi frutti: senza nessuna spesa, oggi l’Atletico, un tempo eterno condannato alla lotta per non retrocedere, è diventato abituale frequentatore delle zone alte della classifica. Per i Muraro, manca un solo scalino per completare l’impresa.
“Da due anni viaggiamo in orbita play-off – conclude Nicola – ormai siamo maturi: c’è tutto per completare l’opera. Anni fa si diceva che il sogno era arrivare in Prima Categoria: è giunto il tempo di realizzarlo. Contiamo di riuscirci a breve, per San Vito sarebbe un risultato storico”.
Riccardo Perandini