Napoleonica-Almisano: il testa a testa si fa incandescente. La parola ai protagonisti
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 8 Marzo 2013Incroci pericolosi, sull’asse Arcole-Almisano. Il campionato, ormai entrato nella fase cruciale, ha emesso il suo primo verdetto: per il primato sarà lotta a due. Napoleonica e Almisano. Almisano e Napoleonica. Salvo rincorse impreviste o colpi a sorpresa, il primato sarà affar per due sole formazioni. Tra Almisano e Napoleonica, in fatto di scontri diretti, ogni gioco è concluso: all’andata finì in pareggio, nel ritorno fu tonante vittoria dei vicentini. Da qui alla chiusura dei conti, dunque, sarà una corsa a due su binari paralleli, giocata prima su se stessi e solo dopo, eventualmente, sulle fortune o sui passi falsi della concorrente. A rendere curioso il testa a testa, inoltre, c’è un singolare andirivieni, compiuto verso diametralmente orizzonti opposti: la Napoleonica, figlia del progetto di restaurazione voluto in estate, ha riportato ad Arcole i propri figliocci, emigrati in terra vicentina per molti anni. Sono diversi, infatti, gli ex Lonigo e Sarego, tra cui spiccano i vari Mancassola, Palazzin, Cavallon. A parti inverse, invece, è tutto veronese l’esodo in terra vicentina. Ad Almisano si sono spostati l’ex bomber del Santa Lucia Lobia Michael Sartori, ex Scarpa d’Oro di qualche stagione fa, Antonio Fiorenza, uno dei maggiori artefici della risalita del Valdalpone lo scorso anno, e Francesco Malgarise, che fu perno inamovibile del centro campo di quel Santo Stefano di Zimella che spadroneggiò nell’intero Veneto due stagioni fa.
Inquadriamo la disfida attraverso le parole dei protagonisti: il diesse Mancassola per la Napoleonica, gli ex “scaligeri” Sartori e Malgarise per l’Almisano.
Diesse Mancassola, lo scontro entra nel vivo. Che duello prevede?
“Acceso e incerto. Siamo entrambe due ottime squadre, ma al momento noi abbiamo qualcosa in più. Ora siamo tornati da soli in vetta, e dobbiamo riuscire a gestire il vantaggio. Pensiamo a noi stessi, al loro risultato guarderemo solo dopo il 90′, fare calcoli prima è inopportuno”.
Sartori, lei ha contribuito alla vittoria dell’Almisano nello scontro diretto del girone di ritorno. Ci sono i margini per l’aggancio?
“Penso proprio di sì. Mancano ancora tante partite e ci sono moltissimi punti in palio. Vincerle tutte sarà difficile per entrambe, però io sono fiducioso, questo gruppo può credere nell’aggancio e anche nel sorpasso”.
Malgarise, concorda?
“Sì, ovviamente sarò di parte, ma credo che come rosa abbiamo qualcosa in più noi. Abbiamo meritato la vittoria nello scontro diretto e i giochi sono apertissimi. Crediamo nella rimonta”.
Mancassola, lei ha visto all’opera l’Almisano due volte. Chi teme di più?
“Premetto che la loro vittoria è frutto sì dei loro meriti, ma anche di un’espulsione un po’ dubbia che ha influenzato la nostra partita contro di loro. In ogni caso, temo Sartori e Fiorenza, sono due attaccanti di categoria superiore”.
Sartori-Malgarise: qual è il punto di forza della Napoleonica, il giocatore più temuto?
“Cengia sicuramente. Fa reparto da solo, segna da ogni posizione. E’ il loro uomo in più, il giocatore che può fare la differenza”.
Concludiamo: Mancassola, vantaggio gestibile?
“Se non ci complichiamo la vita da soli, sì. L’Almisano ha perso a Lavagno, e questo spiega come sia difficile anche per loro sopravanzarci. Abbiamo un margine da gestire e il primato è assolutamente alla nostra portata, dobbiamo crederci fino alla fine”.
Ragazzi: quante probabilità ha l’Almisano di recuperare?
“Per me molte – dice Malgarise – sono convinto che se la Napoleonica perdesse qualche punto noi saremo in grado di raggiungerla. Sono molto fiducioso, l’aggancio è più che possibile”.
“Io vado più cauto – conclude Sartori – al momento loro sono in testa, tra l’altro meritatamente, e dunque hanno il favore del pronostico. Io però credo, come tutti i miei compagni, che il recupero sia ancora possibile. Staremo proprio a vedere, sarà battaglia fino alla fine”.