OBBIETTIVI/ Baù: “Nogara, prima di ogni cosa viene la salvezza”
by Calcio Dilettante 14 Ottobre 2012Sensazioni positive che sbattono sul rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato. L’immagine dei 4 punti persi dopo il 90’, a Nogara brucia ancora. La bontà del lavoro svolto, però, illumina anche laddove l’ombra dell’amarezza oscura il campionato dei biancorossi, adagiati tuttora nel limbo del centro classifica. Alberto Baù, tecnico dell’undici della bassa, vede il bicchiere mezzo pieno:
“ Abbiamo seminato molto e raccolto poco. Però sono fiducioso, ho trovato un ambiente positivo, dove la disponibilità è completa sia da parte della società sia da parte dei giocatori. Le qualità non mancano, dobbiamo trovare i giusti equilibri, poi ci toglieremo delle soddisfazioni ”.
Cos’è mancato, mister, al Nogara nelle prime partite?
“ La capacità di gestire il risultato fino alla fine. Contro la Virtus abbiamo pareggiato al 92’, mentre con il Lugagnano abbiamo perso al 90’: sono quattro punti che pesano, ma per fortuna siamo ancora all’inizio. Dobbiamo crescere, e i ragazzi lo sanno ”.
Guardiamo alle note liete: qual è il punto di forza del Nogara?
“ Dev’essere il gruppo, su questo non ci piove. Si sta formando una bella amalgama tra i ragazzi, e questo è fondamentale in queste categorie ”.
Da neo-tecnico, il giocatore che l’ha sorpresa?
“ Bedoni, è molto bravo e ha la testa giusta per crescere. Continuasse così, le prospettive per lui sono ottime ”.
Capitolo giovani: come procede a Nogara?
“ Non male, praticamente tutti provengono dal settore giovanile, perciò conoscono già l’ambiente e questo è un vantaggio. Certo, il loro rendimento è, per forza di cose, altalenante, ma ne ero consapevole e cerchiamo di farli crescere. Il problema non sono i ragazzi, ma la regola dell’obbligo, io la modificherei, così non funziona ”.
Si spieghi meglio.
“ Per principio credo che un obbligo sia sempre sbagliato. La regola dei giovani imposti mette problemi alle società, ma anche ai ragazzi che si ritrovano dagli Allievi a un campionato totalmente diverso come la Promozione. Tanti non sono pronti neanche come struttura fisica, e molti, purtroppo, rischiano di bruciarsi in breve tempo. La regola poi crea enormi difficoltà anche a livello di sostituzioni, e chi allena sa a cosa mi riferisco ”.
Che soluzione proporrebbe?
“ Studiare un incentivo per le società che fanno giocare i propri giovani, non quelli presi da fuori. Si stimolerebbe il lavoro dei settori giovanili, e si evita di creare problemi inutili a tanti ragazzini che avrebbero bisogno di una crescita più graduale ”.
Guardiamo il campionato: qual è la sua impressione?
“ Pensavo peggio, il livello è buono. Tante squadre giocano un bel calcio, si vede che alle spalle c’è un lavoro, lo spazio per l’improvvisazione è poco e questo è positivo ”.
La favorita?
“ L’Ambrosiana, è una spanna sopra tutte. Poi il resto sono tutte alla pari, la differenza la faranno gli episodi e i giovani, in particolar modo le alternative ai titolari, che non sempre sono all’altezza ”.
Nessuna possibile sorpresa?
“ Al momento non ne vedo, ora la classifica è un po’ bugiarda, i veri valori emergeranno tra un po’ ”.
Concludiamo, mister. In estate parlava di obiettivo salvezza, conferma?
“ Assolutamente sì, il nostro obiettivo dev’essere quello. E’ la nostra priorità, dovessimo raggiungerla in anticipo, ridiscuteremo se provare a giocare con altre ambizioni, adesso però è presto ”.
Riccardo Perandini