Parona, ci pensa Begnoni. Il bomber: “Qui per la maglia, vale più di ogni altra cosa”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 29 Ottobre 2015Amare i colori, onorare la maglia. Fino alla fine, fino all’ultima goccia di sudore. La Parona nel pallone è scritta qui. Conta lo spirito, contano le motivazioni. E basta. Non ci sono rimborsi nè premi. La scelta, condivisa da tutti, è la pietra miliare del progetto calcistico. Viene a Parona chi sposa la causa a priori, in tutto e per tutto. Teorema impopolare, ma dai risvolti romantici. Non tanto, magari, per chi la vede da fuori. Ma per chi vive “La Parona”, l’effetto di esserci o non esserci non è la stessa cosa. Ha tutto un altro sapore.
La riconquista della Prima è una medaglia al valore cucita sul petto. E’ una pagina di storia che nessuno potrà cancellare. L’obiettivo è imbalsamarla, far sì che nemmeno la polvere si posi su di essa. Il viatico per riuscirci passa per la salvezza. Obiettivo più che alla portata, a giudicare dai risultati.
“Lottiamo finchè ne abbiamo – spiega il simbolo del calcio paronese, Daniele Begnoni – tutti uniti verso l’obiettivo che è non arrivare ultimi. Ci sono squadre che hanno speso una fortuna, noi veniamo tutti gratis. Ci basta difendere lo stendardo e seguire il nostro grande condottiero, Flavio Marai”.
Campionato ancora indecifrabile, il girone A di Prima.
“Là davanti corrono – conclude – ma la più forte per me è il Castelnuovo. Quella che gioca meglio il Pastrengo, sono bravi davvero, anche se ora sono un po’ in ritardo. E’ un girone che ha qualità, noi ci mettiamo la nostra, alimentata dal grande spirito che ci lega nello spogliatoio. Abbiamo ripreso la Prima e vogliamo mantenerla, costi quel che costi”.