Peretti, il monito dell’uomo volante: “Gruppo e umiltà. Prima la salvezza, poi divertiamoci””
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Agosto 2013Se il calcio fosse un’opera teatrale, Simone Peretti sarebbe un primattore. Non ci sono dubbi, il personaggio merita l’investitura. Col numero uno sulle spalle, l’esperienza che gli brilla negli occhi, l’istinto felino di chi arriva un secondo prima degli altri.
Perchè Peretti è uno di quelli per cui vale il prezzo del biglietto. Per i compagni è una certezza, un rifugio, una speranza dura a morire. Per gli avversari è l’incubo, la saracinesca, il muro umano da attraversare. Ogni volta che scende in campo lascia il segno. Non c’è partita in cui non regali spettacolo, specie quando l’avversario è di quelli tosti.
Peretti che vola, stacca, plana, si rialza, scatta, balza ovunque, come una molla, è la sintesi estrema di un canovaccio che a Monteforte non vedono l’ora di riammirare. Anche in allenamento, dove Peretti soffre, si spreme, affina l’arte seguendo i dettami del maestro di una vita, Luca Visentin.
Peretti che para l’impossibile, che spazza l’area, che arringa la squadra, con l’enfasi spesso illogica dei numeri uno, è uno spettacolo che il campionato di Promozione attende di offrire al pubblico.
Ma lui, poco incline alle luci della ribalta, smorza i torni, profetizzando la via da seguire all’alba della nuova stagione:
“Prima di tutto dobbiamo salvarci, dev’essere chiaro per tutti. La squadra è ottima, ma dovremo misurarci col campo. Solo allora vedremo per che obiettivo potremo lottare”.
Per il primo anno sarai protagonista in Promozione, quali sono le tue sensazioni?
“Buone perchè a Monteforte c’è un gruppo che va al di là del calcio. Siamo tutti amici, e l’intesa che c’è tra noi mi fa ben sperare. Io lavorerò duro per farmi trovare pronto, ho grandi motivazioni”.
Perchè hai deciso di rimanere?
“L’ho già detto, per il gruppo che c’è e per i rapporti che si sono creati. Non ho mai pensato di andarmene”.
Come valuti la campagna acquisti, da veterano?
“Ottima, pochi acquisti, ma mirati. Soprattutto nei giovani: arrivano tutti da categorie superiori o comunque dalla Promozione, ne abbiamo tra i più bravi sulla piazza. Saranno fondamentali”.
Da che presupposto ripartirà la stagione del Pro Hellas Monteforte?
“Gruppo e umiltà, ripartiremo da qui”.
Concludiamo, Simone. Chi potrà fare la differenza a vostro favore in Promozione?
“Premesso che prima viene il gruppo, innanzitutto Fochesato, è uno degli attaccanti più forti con cui io abbia mai giocato. Mi ha fatto penare un sacco. E poi Mattia Molini, se ripete la scorsa annata può essere fondamentale”.