Pozzo, non c’è solo la salvezza tra gli obiettivi. Il presidente Praga svela: “Salvezza prioritaria, ma potremmo essere la sorpresa del ritorno”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 15 Gennaio 2015Pensieri dolci. Roberto Praga non lesina parole al miele per il suo Pozzo. La sua creatura ha ritrovato il sorriso, tornando a respirare a pieni polmoni. L’inizio difficile è storia vecchia, un ricordo morto e sepolto. Una storia prevista, tra l’altro, vissuta senza remore o particolari timori. Sì, perchè il Pozzo in estate aveva cambiato molto, ringiovanendo e non poco l’età media della truppa affidata ancora una volta alle cure di Simone Ronconi.
Aspettarsi un fisiologico periodo d’assestamento, dunque, era quanto meno coscienzioso. Gestito l’approccio in categoria dei nuovi, il Pozzo ha inanellato un filotto di risultati che, numeri alla mano, è equiparabile a quello delle battistrada. Motivo per cui, pur senza scostarsi dal reale obiettivo stagionale, la salvezza, il presidente strizza l’occhiolino alle zone alte della classifica.
“Abbiamo trovato un nostro equilibrio – spiega – e potremmo essere la sorpresa positiva di questo girone di ritorno. Non dimentichiamo che la salvezza è l’obiettivo prioritario, mantenere la categoria per noi è motivo d’orgoglio. Però abbiamo dimostrato sul campo di poterci togliere delle soddisfazioni. Proviamoci allora”.
Una questione di tempo e di necessità di conoscersi a fondo. La risalita del Pozzo, Praga la commenta così.
“Abbiamo tanti ragazzi giovani – commenta – e uno dei crucci della nostra società è farli maturare. Domenica ha giocato, anche se poco, un 1998 e per me è molto importante che abbia trovato spazio. La seconda formazione iscritta fuori classifica in Terza serve proprio ad aiutare i ragazzi ad inserirsi in categoria dopo le giovanili. Noi avevamo solo bisogno di tempo, l’inizio stentoreo del nostro campionato è dipeso dall’incapacità di gestire alcune situazioni che ora invece c’è. A volte, bisogna saper portare pazienza”.
Praga, pronosticando il vincitore, non ha dubbi: lo scettro sarà del San Zeno.
“E’ la squadra più esperta, più quadrata – conclude – l’Olimpica invece la più bella: nessuno gioca come loro. A giudicar dal gioco il Dossobuono è più forte, ti fa girar la testa. Ma io dico San Zeno per l’esperienza che ormai hanno della categoria: vinceranno loro”.