PROFILI/ D’Aleo, l’Avesa avanza e si esalta. Playoff in tasca
by Calcio Dilettante 15 Aprile 2012Continua a stupire, Mario D’Aleo. Con la costanza di sempre e la consueta sobrietà d’animo dipinta sul volto. Personaggio dal silenzio loquace, forte di un carisma sottile, quasi poetico, è il cannoniere principe del lanciatissimo Avesa di Luca Bortoletto. Attaccante dai modi gentili e la dinamite nel piede, è quiete e tempesta insieme, il genio che sposa la regolatezza. In campo, mentre corre, par quasi non toccare terra. Il pallone lo pizzica, come le corde di un violino. Lo doma con calma olimpica, senza perdersi in inutili ghirigori. Quando batte a rete però, son dolori per tutti: la palla viaggia come una saetta, imprendibile per i portieri. Quindici i centri stagionali, sintomo della concretezza di una punta tutt’altro che evanescente. Goal di ogni tipo: di tacco, di rapina, da calcio piazzato, di potenza. In coppia col funambolico Murari, forma uno dei tandem offensivi più forti e prolifici della categoria. E sulla collina sopra Verona, di questi tempi, qualcuno ha già iniziato a sognare. A cinque giornate dalla fine però, con tutti i verdetti ancora in gioco, all’Avesa non sono concesse distrazioni, come spiega lo stesso D’Aleo:
“Esatto, abbiamo compiuto un ottimo cammino sin qui. Ora non è il momento di rilassarci, dobbiamo affrontare le ultime gare con lo spirito giusto e prepararci al meglio per i play-off. Gli spareggi promozione sono un mini-campionato a parte, e dovremo arrivarci pronti soprattutto dal punti di vista mentale ”.
Il Grezzana sembra imprendibile, ormai proiettato verso una promozione quasi certa. Cos’hanno avuto in più i ragazzi di Menini?
“ Il Grezzana è un’ottima squadra con un’ossatura importante e nel corso della stagione ha dimostrato di avere una continuità di risultati notevole. E questo, a mio avviso, ha fatto la differenza a loro favore. Sono una squadra magari poco dedita al bel gioco, ma molto concreta. Hanno subito pochissimi goal senza quasi mai avere battute d’arresto: se vinceranno, il loro sarà un successo meritato”.
C’è qualche rimpianto, qualche gara che, con un finale diverso, avrebbe potuto rimettervi in carreggiata per la lotta al primato?
“ Sì, soprattutto all’andata abbiamo buttato via diversi punti, e qui mi riferisco a partite come quelle contro Corbiolo e Quinzano, in cui vincevamo 2-0 e abbiamo pareggiato 2-2. Un po’ dispiace anche perché nel doppio scontro diretto non abbiamo mai perso, ma non importa, ora siamo concentrati per i play-off ”.
Come giudichi l’andamento del campionato?
“A mio avviso è un campionato abbastanza equilibrato, dove non ci sono squadre materasso e dunque non esistono partite facili. Tuttavia credo che a livello di qualità un po’ di scarto ci sia tra il gruppetto di testa e il resto delle squadre: penso che la classifica rispecchi il vero valore delle rose ”.
Qual è la squadra che ha espresso il miglior calcio?
“L’Olimpica Dossobuono, giocano veramente un bel calcio”.
La sorpesa e la delusione invece?
“Sorpresa direi il Lugo, delusione direi il Casteldazzano. A mio avviso, nonostante la posizione di classifica, con la rosa che hanno avrebbero potuto essere ancora più in alto ”.
Tornando a voi, concludiamo. Obiettivo play-off: su cosa punterà l’Avesa per affrontare al meglio gli spareggi per la promozione?
“ Alla luce della mia esperienza personale, credo che il fattore più importante sia quello psicologico. Servirà un mix tra serenità e la giusta tensione agonistica, consci del fatto che sono gare in cui può succedere di tutto ”.
Riccardo Perandini