Gioco e gioventù: il progetto, a Dossobuono, è chiaro da anni. La ricerca del bel calcio è una prerogativa, figlia di una filosofia che poggia su basi ben solide. L’idea di raggiungere il risultato attraverso il gioco, a Dossobuono, è partita anni fa: il mentore fu Adriano Manservigi, che preparò la squadra ad un preciso concetto di calcio. Il lavoro, proseguito dalla sapiente mano di Marconi e coronato ora da Bozzini, l’attuale tecnico, ha fruttato non poche soddisfazioni al sodalizio del presidente Campostrini. E’ difficile, per non dire impossibile, trovare una squadra che giochi meglio della “Roja” di casa nostra. Una sorta di Spagna in miniatura, con gli stessi colori, la stessa propensione al fraseggio, o “tiqui-taca”, per dirla in lingua iberica. Se un tempo l’impronta scelta rappresentava una sorta di spada di Damocle, ora sembra il momento buono per provare il gran salto: la freschezza non manca, il gruppo conosce la categoria, e l’ambizione, finalmente, merita di esser cavalcata con fiero entusiasmo:
“ Puntiamo in alto – afferma il presidente Rinaldo Campostrini – la rosa è rimasta praticamente inalterata, salvo qualche ritocco, e il nostro obiettivo è migliorare la posizione dello scorso anno. Proveremo a vincere il campionato, i mezzi ci sono tutti e siamo fiduciosi ”.
La sua squadra esprime il miglior calcio della categoria: a cosa è dovuta tale propensione al bel gioco?
“ Bozzini è un profondo conoscitore del mondo del calcio, e allena con metodi molto moderni. I ragazzi hanno sempre la palla ai piedi, cercano l’intensità, la giocata rapida e veloce. E’ una scelta compiuta anni fa, e adesso sta pagando ”.
Qual è il suo giudizio sui primi due mesi abbondanti di lavoro?
“ Senz’altro positivo, abbiamo vinto sette partite su nove e questo non può che farmi piacere. Peccato aver perso con il Pozzo in Coppa, tenevamo alla competizione, anche per dare il giusto ricambio all’interno dello spogliatoio. Comunque sia, sono molto soddisfatto ”.
Concludiamo: il Dossobuono punterà in alto. Chi, secondo lei, vi darà filo da torcere per il primato?
“ Castel d’Azzano su tutte, aveva già un’ottima squadra e s’è rinforzato. Ma dico anche il Real Vigasio, è una squadra tosta, difficile da affrontare. Penso che saranno queste due le maggiori pretendenti al titolo oltre a noi. Cito però una possibile sorpresa: il Rosegaferro, occhio, ha preso solo due goal e sta facendo molto bene” .
Riccardo Perandini