Quaderni… da prima della classe. E’ prima categoria, la pres. Olivieri: “La vittoria dell’umiltà. La dedichiamo a Righetto e a Scattolini”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 21 Aprile 2015Il successo in una parola: essenziale. Non c’è, forse, un aggettivo più idoneo, più opportuno, per descrivere in un solo termine il ritorno in Prima Categoria della Polisportiva Quaderni. In quel primo posto, nella piccola frazione villafranchese, c’è tutto: la sublimazione della gioia, delle fatiche, della delusione per la retrocessione, delle speranze coltivate per un anno intero, ma anche del dolore, quello più profondo, intimo, tremendo, coinciso, lo scorso anno, con l’estremo saluto dato a Devid Righetto. Il ritorno in Prima del Quaderni è la storia di un’ascesi costruita sull’essenzialità delle virtù dal sapore agreste, bucolico, tipica delle genti di campagna. Mattone dopo mattone, con la perizia dell’architetto e la pazienza del muratore. Virtù che albergano nell’animo mite, semplice e amichevole della dirigenza, nella laboriosità, nel sacrificio vero, nell’assenza di fronzoli e di uscite pubbliche a sproposito. Pregi riproposti pari pari in campo da una squadra che ha messo tutti in riga senza farsi notare, ascoltando, senza rispondere per un anno intero, le previsioni di tanti che, a torto, descrivevano l’arrampicata quadernese con la metafora della bolla di sapone. Il campo, invece, ha dato ben altro responso.
“A chi attendeva di sapere chi può vincere il campionato, volessero ancora, posso rispondere io – sorride Sara Olivieri, la presidentessa del sodalizio – in testa siamo arrivati noi del Quaderni, nonostante per un anno, quasi tutti, nelle varie interviste, dicevano che prima o poi il Quaderni sarebbe stato raggiunto. Nessuno ci ha considerato: a giudicare da com’è finita, meglio così. Abbiamo risposto sul campo: in Prima ci saliamo noi. Il resto sono chiacchiere”.
Fabrizio Gilioli è stato il mentore e l’artefice del successo. Insediatosi alla cabina di comando, ha indicato la rotta, insegnando alla giovane truppa l’arte di scoprirsi migliori, giorno dopo giorno, grazie ad un impegno premiato dal campo quasi ogni domenica. C’è molto della mano di Gilioli, spiegherà orgogliosa la presidentessa, nel Quaderni capolista promosso in Prima.
“Gilioli s’è mostrato una gran brava persona ed un tecnico eccellente – prosegue – ha saputo capire i ragazzi, non ha imposto dogmi, ha intuito come tirar fuori da qualcuno quanto di buono poteva avere, riuscendoci in pieno. Qui ci sono ragazzi che hanno giocato pochissimo e non sono mai mancati. Se il gruppo è stato eccellente è merito di chi l’ha guidato. Personalmente, rinnovo i miei complimenti a mister Gilioli per quanto ha dato alla causa”.
Un successo con dedica. Una dedica sincera, profonda, che va oltre il recinto di gioco, abbracciando chi, purtroppo, le gioie quadernesi può goderle solo dall’alto dei cieli.
“Questa vittoria è anche per Paolo Scattolini, fratello di Daniele e Sergio, nostri giocatori – conclude – e per Devid Righetto. L’anno scorso abbiamo giocato i play-out pochi giorni dopo il suo funerale, è stato tremendo. Oggi vorrei che fossero a festeggiare con noi: mi piace pensare che ci saranno col cuore, e noi avvertiremo la loro presenza. La festa durerà a lungo. Ringrazio di nuovo tutti, indistintamente: è stato un anno fantastico”.