REGINA/ Sambo, inizia la marcia verso la Lega Pro
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 29 Gennaio 2013L’ascesa della corazzata. Attesa, accarezzata, pronosticata: la Sambo vola, sedendosi finalmente su quel gradino più alto del podio da tempo inseguito. La svolta è arrivata: ora la continuità premia gli sforzi, la classifica sorride, lo spogliatoio ha iniziato a crederci davvero. Costruita per l’obiettivo più nobile, la formazione di Gianni Migliorini ha un solo verbo con cui esprimersi: vincere. Un obbligo, un dovere, una prova di forza e di orgoglio: a San Bonifacio la società ha fatto le cose in grande, e i risultati del campo non possono esser da meno delle ambizioni della dirigenza. Tutto e subito, hic et nunc:
“Vogliamo salire – afferma il direttore generale Alessandro Dusi – il progetto impostato quest’estate non ha altri scopi se non quello di riportare la Sambonifacese nei professionisti. Senza giri di parole e senza presunzione, stiamo lavorando per riuscirci, e il bilancio ad oggi è positivo”.
Il primato c’è. La svolta, con l’arrivo di Migliorini in panchina, è finalmente arrivata:
“Esatto, premetto che la scelta di esonerare De Agostini è stata sofferta per lo spessore della persona e il rapporto professionale ed umano che si era creato. Purtroppo abbiamo dovuto guardare i numeri: 5 sconfitte in 15 partite erano troppe, dovevamo dare un segnale ai ragazzi”.
La scossa c’è stata: dove ha intravisto miglioramenti?
“C’è più consapevolezza nei nostri mezzi, i ragazzi osano di più, vanno in campo con maggiore cattiveria di prima. Poi Migliorini era già stimato dal gruppo come giocatore, è un leader, e il passaggio da compagno ad allenatore è stato accettato da tutti di buonissimo grado”.
Dove brilla la Sambo capolista?
“Nella circolazione di palla e nella propensione offensiva. Abbiamo un attacco in grado di far male a chiunque, e il gioco che costruiamo sta dando soddisfazioni. Chi vede la Sambo si diverte, giochiamo un calcio brillante e prolifico. Poi dico il carattere: non molliamo mai, e questo per chi vuol vincere è importantissimo”.
Siamo puntigliosi: la pecca?
“A volte sembra che crediamo di esser più forti e non affondiamo il colpo. Lì dobbiamo fare un passo in avanti da un punto di vista di approccio, ma Migliorini sotto questo profilo è una garanzia”.
Il giocatore più in vista?
“Diego Dal Dosso, per la fame, il carattere, la tecnica. E’ di tutt’altra categoria, e siamo felicissimi sia da noi”.
Il giovane di prospettiva?
“Ne dico tre: Brancato, che è stato convocato con la Rappresentativa di Serie D, Baltieri e Dell’Anna”.
Uno sguardo al campionato: chi teme di più nella lotta al primato?
“Il Delta Porto Tolle, penso che alla lunga sarà la squadra da battere per salire”.
La sorpresa e la delusione?
“Sorpresa il SandonàJesolo, per me arriveranno ai play-off. Delusione il Legnago, anche se mi spiace molto dirlo, ma ci si aspettava di più da un organico simile”.
Una valutazione sul mercato:quanto ha inciso il mercato di riparazione nella svolta della Sambo?
“Parecchio, sono stati tutti acquisti mirati e di grande spessore. Da Nohman a Malagò, passando per Ferrarese, è tutta gente che sa fare e sta facendo la differenza”.
Concludiamo, direttore. Dopo una lunga rincorsa, la Sambo è ora capolista. Rotta dritta alla Lega Pro?
“Assolutamente sì, il nostro obiettivo dichiarato è quello. Siamo in linea con le nostre aspettative, dipenderà da noi, ma in un modo o nell’altro la meta è quella, senza mezze misure”.