RIVOLUZIONE/ Albaronco, soffia forte il vento del cambiamento
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 13 Gennaio 2013Renovatio. E’ tempo di cambiamenti, dalle parti di Ronco all’Adige. La riverniciatura estiva del sodalizio verdegranata ha imposto novità su tutti i fronti: in primis a livello dirigenziale, dove lo staff un tempo dedito all’attività giovanile ha preso in carico anche le sorti della prima squadra. In rapida successione, come fisiologica conseguenza dei cambi al vertice, è avvenuta la profonda ricostruzione della rosa, operata tramite la promozione di sette Juniores, unita a quella del tecnico Burato, che tanto ha ben figurato nella trionfale stagione passata. L’ultimo scossone, pietra miliare dell’Albaronco che verrà, è storia recente: quattro acquisti di grido nel mercato di riparazione, voluti per gettare le basi su cui dovranno poggiare i programmi degli anni a venire. Genera interesse, curiosità, il nuovo progetto Albaronco: a svelarcelo è Samuele Castello, direttore sportivo dei verdegranata:
“Il nostro progetto è molto articolato, e parte dalla Scuola Calcio per terminare alla prima squadra. I risultati, dopo 5 anni di lavoro, sono già ben visibili e per noi dirigenti è motivo di grossa soddisfazione”.
Parla di risultati: ce li illustra?
“Abbiamo un settore giovanile completo, con alcune annate addirittura doppie. Il lavoro degli ultimi anni ha dato un notevole impulso alla credibilità del nostro vivaio, e i ragazzini che ci scelgono sono sempre di più. La composizione della prima squadra poi è lo specchio della bontà del lavoro svolto: più di metà rosa è composta da giovani del vivaio, e questo la dice lunga su quanto siamo riusciti a lavorare bene”.
A livello di prima squadra invece, qual è l’obiettivo?
“Quest’anno la salvezza e il consolidamento in categoria con i nostri giovani. E’ un anno di assestamento, che ci serve per maturare esperienza e consapevolezza dei nostri mezzi. Le qualità le abbiamo, e ora con gli innesti le sfrutteremo ancora di più”.
Quattro acquisti di grido per l’Albaronco. L’arrivo di Andreoli, Sarti, Baraldo e Scarabello, innalza notevolmente il tasso tecnico della squadra. Come giudica l’inserimento dei nuovi?
“Ottimo, la loro presenza si nota sin dagli allenamenti. I giovani li seguono, gli altri componenti della rosa si adeguano. Sono dei punti di riferimento e il loro arrivo, contrariamente alle voci circolate, non ha generato nessun scompenso a livello di spogliatoio. Anzi, adesso c’è addirittura più ambizione”.
Come giudica il lavoro di Burato, passato di colpo dalle giovanili alla categoria?
“Ottimo, senza alzare la voce ha saputo farsi rispettare anche dai più vecchi, che non erano abituati a lavorare in un certo modo. Subito ha incontrato difficoltà, non lo nascondo, ma ora c’è grande intesa e i risultati ci stanno dando ragione”.
Concludiamo abbozzando un pronostico: chi vede favorita per il primato?
“Il Sanguinetto, anche se dobbiamo ancora incontrare l’Asparetto. E’ la squadra più attrezzata e che gioca il miglior calcio. Dunque, salvo stravolgimenti, credo che il primato sarà affar tra due, con il Sanguinetto favorito”.