Roncà respira il profumo della leggerezza. Il ds Franchetto: “Obiettivo play-off? Macchè. Salviamoci, poi ci divertiremo”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 22 Febbraio 2013Leggerezza, buonsenso, assenza di pressioni: la ricetta del Roncà è semplice, genuina, priva di inutili fronzoli. Dal 2003 ad oggi, praticamente un decennio dopo, la parabola dei biancorossi dell’alta val d’Alpone prosegue senza intoppi. Nata dalla volontà di creare una squadra del paese, il Roncà di oggi è una delle note più liete del campionato di Seconda Categoria: la classifica sorride, la salvezza è vicinissima, e l’armonia del gruppo, come da anni insegna il timoniere dei biancorossi Maurizio Lissandrini, fa finalmente la differenza. C’è il profumo della semplicità più sincera, nelle parole del presidente Edi Tirapelle, accolto in redazione assieme al direttore sportivo Massimo Franchetto:
“Qui nessuno fa il passo più lungo della gamba. Abbiamo le idee chiare e ruoli ben definiti: ognuno si occupa del lavoro che gli compete, senza intralciare il lavoro altrui. E’ una ricetta che funziona, e siamo contenti della struttura societaria che si è formata a Roncà”.
Come è strutturato il Calcio Roncà?
“Abbiamo una prima squadra e sei squadre della Scuola Calcio che conta 68 iscritti. Il resto del settore giovanile è convogliato a Monteforte, sponda Real, con cui abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione. Per il momento va bene così, siamo soddisfatti del lavoro svolto dal nostro responsabile Angelo Tirapelle e pian piano contiamo di continuare la nostra crescita”.
Qual è il vostro rapporto con le istituzioni?
“Ottimo, l’attuale amministrazione ha dimostrato interesse per la nostra attività, permettendoci una gestione ottimale delle risorse e degli impianti. Sono molto contento del rapporto che abbiamo instaurato, sono sincero”.
E con le società vicine invece?
“Un rapporto sereno, nè d’amore nè d’odio. Non abbiamo nessun tipo di problema con le società vicine”.
Veniamo alla stagione in corso: diesse Franchetto, ci traccia un bilancio?
“Siamo soddisfatti, l’obiettivo era quello di disputare un campionato tranquillo e siamo anche oltre le nostre aspettative. Non c’è nessun assillo, raggiungiamo la salvezza al più presto e poi ci divertiremo: mancano solo pochi punti”.
Qual è il punto di forza della squadra?
“Il fatto che siamo una squadra quadrata, tosta, difficile da affrontare per chiunque. Abbiamo trovato un’identità precisa e un grande equilibrio, e ciò sta facendo la differenza a nostro favore”.
Il difetto?
“In alcuni frangenti manca quel pizzico di qualità nell’ultimo passaggio, ma miglioreremo anche lì con il tempo”.
Il giocatore che la sta sorprendendo?
“Non voglio fare nomi, farei un torto a chi non nomino”.
“Condivido la posizione di Massimo – interviene Tirapelle – ma un nome voglio farlo: dico Marko Stefanovic, il nostro portiere. Sta facendo un campionato veramente da grandi numeri, a lui va un plauso sincero”.
Uno sguardo al campionato: la favorita?
“Il Pozzo, è la squadra più esperta e più solida, credo che alla lunga vinceranno loro”.
Abbozziamo un toto-playoff.
“San Giovanni Lupatoto, Colognola, Borgoprimomaggio e Montebello”.
Concludiamo: siete quinti in classifica. Finisse ora il campionato, vi giochereste la Prima Categoria agli spareggi: l’obiettivo è solo la salvezza o fate un pensiero ai play-off?
“No, vogliamo la salvezza e basta. Ci mancano sei o sette punti: facciamoli. Poi ci divertiremo, abbiamo qualche sassolino dalle scarpe da toglierci, proveremo a toglierci delle soddisfazioni. Se poi arrivassero anche i play-off ben vengano, non ci tireremo indietro”.