Rosegaferro, da favola a realtà. Il tecnico Campagnari: “Costruiamo per il futuro”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 12 Marzo 2013Una favola. Un’autentica favola. Fatta di buonsenso e operosità, soddisfazione e stupore, voglia di crescere e ricerca di equilibrio. Rosegaferro ha imparato a volare, più in alto dello scetticismo, della paura di vincere. La sorpresa non è più tale: dietro lo sprint di Garcia e compagni, c’è una realtà solida, interessante, coi piedi ben piantati per terra. L’ambizione però, merita d’essere cavalcata. I play-off, numeri alla mano, sono ormai alla portata. Nessuno l’avrebbe pronosticato, ma la classifica parla chiaro. Un posto nelle zone d’onore andrà, con ogni probabilità, ai rossoblù di mister Campagnari. C’è soddisfazione, nelle parole di un tecnico che ha saputo condurre i suoi sulla rotta giusta:
“Sono soddisfatto, perchè nessuno si aspettava di fare un campionato così. Però, senza presunzione, devo dire che qualche punto ci manca. Episodi sfavorevoli ci hanno penalizzato, altrimenti potremmo essere ancora più in alto. Peccato, ma guardiamo avanti”.
Rosegaferro sorpresa del girone B di Seconda: ora non più. Cosa vi ha permesso di trovare continuità?
“La capacità di giocare la palla. In un campionato come la Seconda è difficile, però noi ci siamo riusciti e questa è la nostra miglior qualità”.
Faccia qualche nome: chi metterebbe in luce dei suoi?
“Ne avrei molti di nomi da fare, però dico il nostro terzetto di centrocampo, che è la spina dorsale della squadra. Poi due giovani: Garofoli e Tedesco, hanno tutto per crescere ancora”.
Lei è il tecnico della sorpresa del girone: diamo uno sguardo approfondito sul campionato sin qui trascorso. Castel d’Azzano capolista, lo voterebbe per il primato?
“Sì, hanno individualità importanti e una rosa ottima. Non hanno un gioco brillante, ma sono molto compatti e hanno in Perinon l’uomo in più. Me lo ricordo quando, a soli 16 anni, era la mia riserva. Quando entrava faceva due goal a partita, è uno che la differenza l’ha sempre fatta, inutile negarlo”.
Chi potrebbe inserirsi in un ipotetico finale a sorpresa?
“Difficile dirlo. Però Dossobuono e Montorio sono le squadre più attrezzate a mio avviso”.
Chi ha giocato il miglior calcio?
“Il Dossobuono su tutte, ma dico e ripeto anche il Montorio, che è una squadra molto pratica, quadrata, difficile da affrontare”.
Chi l’ha sorpresa?
“Senza presunzione direi noi, ma dico anche la Juventina Valpantena. Ha fatto una rimonta incredibile, forse anche perchè avvantaggiata dai campi pesanti. Sono una squadra fortissima dal punto di vista fisico”
Eleggiamo i migliori. Scelga un portiere, un difensore, un centrocampista e un attaccante.
“Allora, in porta scelgo Maschi del Quinzano. Difensore dico Gamberoni del Dossobuono, a centrocampo metto Ben Dele del San Massimo e punta, neanche a dirlo, scelgo Perinon”.
Concludiamo, mister. Torniamo a voi: a cosa ambisce il Rosegaferro? Quali sono i vostri obiettivi, i vostri programmi?
“L’obiettivo, visto che ancora non abbiamo 40 punti, è la salvezza tranquilla. Raggiunta quella, valuteremo, ma non ci sono assilli. L’obiettivo più importante è la crescita della squadra. Qui c’è un progetto ben preciso, questo è stato un anno di costruzione in prospettiva. Ci sono i presupposti per fare bene in futuro, dobbiamo trovare continuità sotto tutti gli aspetti, ma sono molto fiducioso. Ho la sensazione che possiamo creare qualcosa di importante a Rosegaferro, la società lo merita e i ragazzi lavorano sodo: io ci credo”.